Un lettore denuncia carenze e disservizi all'ospedale
SIENA. I senesi devono purtroppo abituarsi ad ascoltare stranezze inutili quanto assurde, quella dell’ultimo momento riguarda la necessità di costruire un nuovo ospedale, quello esistente sembra non sia più funzionale. È vero oppure invece, a mio parere molto più credibile, attraverso questa discussione vogliamo dare giustificazione a tutti i limiti di manutenzione e di disservizio che esistono per causa degli uomini e non per causa della struttura?
Intanto potremmo pensare a un’attenta e articolata opera di controllo, vedere chi fa e come, le manutenzioni, dalle pulizie agli impianti idraulici dagli impianti elettrici a quelli elettronici ecc; ma più ancora a come sono gestiti i reparti, magari guardando anche come il personale si rapporta ai pazienti, valutare e premiare le professionalità eccelse che per fortuna esistono, liquidare anche bruscamente chi mette tanto zelo nel penalizzare chi soffre.
E su questo non è difficile capire come stanno le cose, in questi giorni una persona si è rivolta al CUP ( centro unico prenotazioni ) per avere un appuntamento in endocrinologia e l’ha ottenuto per il giorno giovedì 26-01-2017; alle rimostranze presentate telefonicamente la risposta è stata semplice: gli è stato semplicemente risposto che in genere la lista di attesa è intorno ai venti mesi e quindi sedici è più che accettabile.
Ora vengono certamente spontanee alcune considerazioni, forse per questi signori, i tutori della salute pubblica, la tiroide non appartiene alle malattie degne delle dovute attenzioni, e se il paziente si trova nelle condizioni di malore che comunque provoca una malattia cronica, è semplicemente in condizioni di aspettare, ma il male si sa, qualunque esso sia, provoca sofferenza fisica e psicologica, oltre che disagio creato dalla paura su ciò che può accadere.
Perché i tempi per una visita sono così lunghi? Forse mancano il personale e le attrezzature? Oppure invece dobbiamo pensar male? In questo caso il maligno sono io e me ne assumo ogni responsabilità, ma proviamo guardare cosa avviene nel privato vediamo che i costi sono molto vicini e chi realizza le visite private, sono spesso gli stessi medici del pubblico, e allora il maligno si domanda ciò che avviene all’ospedale è davvero una necessità oppure una volontà celata? Lo vogliamo fare un pensierino in merito?
All’ospedale vanno le persone che hanno problemi, dovrebbero trovare pulizia, ordine, attenzione e rispetto, invece, per fortuna non in tutti i reparti, trova spesso arroganza presunzione e disservizio, quella persona che ha ricevuto l’appuntamento per il ventisei gennaio alle ore 11,30 sarà posta sotto attenta osservazione e vedremo poi se l’orario sarà rispettato o meno, in genere no, forse questa volta.
Oggi abbiamo osservato l’endocrinologia, l’atro ieri il problema parcheggi ma non ci fermeremo qui, andremo oltre e cercheremo di capire, se mai sarà possibile, perché le persone escono insoddisfatte e perché si pensa a rifare l’ospedale invece di usare meglio quello che abbiamo, farsi le scarpe nuove per metterci dentro un piede rotto non cambia la sostanza del problema. RIFLETTIAMO!!!
Massimo Mori