SIENA. Ha un titolo accattivante il progetto “I nodi formativi” che, per il secondo anno, mette in atto un’innovativa sperimentazione, per creare offerte educative che facciano incontrare la scuola con i cittadini e le potenzialità economiche e culturali della città, come l’artigianato e le aziende, i musei e le biblioteche o, più semplicemente, i luoghi teatro di eventi o centri di interesse.“I nodi educativi”, proposti dall’assessorato all’istruzione del Comune di Siena, in qualità di capofila per la zona senese (composta da Asciano, Buonconvento, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Chiusdino, Gaiole in Chianti, Montalcino, Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Radda in Chianti, Rapolano Terme, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia e Sovicille), sono rivolti ai nidi, scuole d’infanzia, elementari e medie inferiori, che possono scegliere di realizzare, gratuitamente fino all’esaurimento della disponibilità dei 27mila euro messi a disposizione dalla Regione per il corrente anno scolastico, tra le tante interessanti proposte raccolte in schede progettuali, consultabili nel sito www.comunitaeducative.itE dal successo riscontrato lo scorso anno, durante il quale ben 12 delle 28 agenzie educative, tra quelle iscritte nell’elenco zonale, hanno aderito alla progettazione con la proposta di 59 “nodi”, con i quali sono stati raggiunti oltre 4.300 utenti, 55 scuole e 31 strutture territoriali, per una spesa complessiva di 22mila euro, è facilmente prevedibile che anche per questa seconda edizione la partecipazione sarà elevata. Non solo per la novità dell’iniziativa, e l’opportunità di sperimentare approcci diversi ai percorsi educativi, ma, soprattutto, per il fatto che questo nuovo percorso di crescita culturale è in grado di far conoscere i saperi, le tradizioni e il ricco patrimonio artistico e culturale della nostra realtà locale, contestualizzati all’attualità. Un progetto, quindi, che, per la prima volta, attraverso la fattiva collaborazione dei comuni e delle scuole incentiva la partecipazione di soggetti esterni (pubblici e privati), per approfondimenti specifici strettamente correlati ai programmi didattici, nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle scuole.
Come afferma Marzio Cresci, coordinatore educativo della Zona senese, “Con i nodi educativi si riafferma l’obiettivo delle 17 Amministrazioni, teso a sviluppare programmi educativi in rete, di costruirli e sostenerli a favore di una cutura
integrata”.