La città descritta da Calvino diventa metafora della città del Palio nell’esposizione omaggio di Siena Capitale Italiana della Cultura 2015 allo scrittore
SIENA. Siena e “Sofronia” in un abile gioco di specchi. La “Città Invisibili” di Italo Calvino diventa metafora della Città del Palio nella affascinate interpretazione dello scultore Ivano Tagetto, protagonista del tributo che Siena Capitale Italiana della Cultura 2015 dedica alloscrittore ed intellettuale tra i più importanti del Novecento, a trent’anni dalla sua scomparsa.
Una interessante esposizione di 10 sculture, in metallo di riciclo, raffiguranti i personaggi della giostra di Sofronia che nella trasposizione senese rappresentano i fantini del Palio, posizionate su una Piazza del Campo posta ai piedi di un bassorilievo in legno e cartone raffigurate la “Siena Città Invisibile”.
La mostra allestita nella Strada Interna del Santa Maria della Scala, inaugura il 19 settembre alle ore 17.00 in coincidenza con la triste ricorrenza che lega per sempre Calvino a Siena – la notte tra il 18 ed il 19 settembre 1985, infatti, Calvino moriva nelle sale dell’ospedale Santa Maria della Scala – e resterà aperta la pubblico fino al 1 novembre.
Un legame tra le due città che nelle intenzioni dell’artista non è casuale. In “Sofronia” Calvino parla di una città per metà costituita da un circo con giostra, cavalieri ed equilibristi e per metà da banche ed esercizi. Ogni sei mesi, metà della città viene smontata e sostituita, e contrariamente a quello che è comune pensare sono le banche e le attività ad essere smontate, con i loro marmi e le loro insegne. Una storia che rimanda a quella di Siena nella quale il Palio rappresenta la giostra che nel tempo rimane fedele a se se stessa mentre tutto il resto cambia, compreso il destino della sua banca, la più antica del mondo. Oltre alla mostra di Tagetto da fino domenica 20 settembre sarà possibile apprezzare anche una video-installazione di Vanessa Rusci e Adrea Bassega, due artisti che faranno scoprire una Siena “Invisibile” attraverso un linguaggio comunicativo più che mai giovane affidato all’uso di immagini e video. I due eventi sono realizzati in collaborazione con la società Buferauto che da cinque anni organizza “2nd Life Art” una iniziativa nata per promuovere e sensibilizzare su temi etici le nuove generazioni attraverso l’arte del riuso e riciclo.
Siena Capitale della Cultura 2015, una produzione del Comune di Siena con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Toscana e la Provincia di Siena ed è realizzato in collaborazione con l’Università di Siena, l’Università per Stranieri, Fondazione Musei Senesi, Biblioteca comunale degli Intronati, Magistrato delle Contrade, Camera di commercio di Siena, Banca Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Estra, Accademia Musicale Chigiana, Fondazione Siena Jazz, Istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci e Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino.