L'Osservatorio Nazionale parlerà di epidemiologia sull'amianto e la geotermia
FIRENZE. Conferenza dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto del 19.09.2015 a partire dalle ore 15:30 presso l’auditorium della Regione Toscana (via Cavour, 4 – Firenze) avente ad oggetto le “Patologie ambientali e lavorative in Toscana. Epidemiologia sull’amianto e geotermia“: 5mila morti l’anno per amianto, altri migliaia per altri cancerogeni nell’ambiente lavorativo e di vita. A 23 anni dalla sua messa al bando, l’amianto causa più di 5mila morti ogni anno in Italia ed oltre 110mila nel pianeta. Enormi sono i ritardi sia nel censimento che nella mappatura e solo il 2% dei 32 milioni le tonnellate ancora presenti sul territorio sono stati bonificati, e un pauroso aumento di casi di mesotelioma e di altre patologie asbesto correlate si registra in Toscana, dove, tra l’altro, i minerali di amianto sono stati utilizzati anche nelle centrali geotermoelettriche che causano il rilascio di diversi agenti patogeni, dannosi per la salute umana e per l’ambiente, che agiscono in sinergia con l’asbesto.
Se ne discuterà nel corso della conferenza alla quale interverranno Valentina Renzopaoli, che modererà l’evento, e, in qualità di relatori, oltre a Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto, Antonietta Gatti, Andrea Borgia, Maurizio Ascione (sostituto procuratore della repubblica di Milano), Alberto Zolezzi (medico pneumologo e parlamentare), Sara Paglini (commissione lavoro del Senato), Antonella Franchi (coordinatore nazionale genitori dei ragazzi esposti all’amianto), e Fabio Landi (Comitato SOS Geotermia) ed altri relatori.
Secondo l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto, il censimento pubblico è in ritardo e tuttavia solo in 10 Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta) ci sono più di 230mila strutture con amianto: gli edifici pubblici e privati contenenti amianto sarebbero più di 188.000 cui vanno aggiunti i 6.913 siti industriali e altre strutture contenenti, cui si aggiungono le 2.400 scuole con presenza di amianto in tutto il territorio nazionale.