Fuori dai laboratori per far conoscere la scienza alla gente
di Lorenzo Croci
SIENA. Il prossimo venerdì 25 settembre, a partire dalle ore 16.00 del pomeriggio, Piazza del Campo – con tutto il suo splendido centro storico – sarà illuminata e resa viva dall’appuntamento immancabile della “Notte dei Ricercatori”. Per il quarto anno consecutivo “La notte dei Ricercatori” – promosso dalla comunità europea in tutte le città universitarie della Toscana e non solo – si presenta con un format che riprende quello delle precedenti edizioni, ossia quello di far uscire ogni singolo ricercatore dal proprio laboratorio e di condurlo in piazza a stretto contatto con le persone al fine cardine di far capire e promuovere la ricerca scientifica in tutte le sue notevoli sfaccettature. Esperimenti, visite guidate, laboratori, incontri, letture e dimostrazioni animeranno la città con un ricco e articolato programma di eventi che promette di coinvolgere tutti i cittadini con tante occasioni di approfondimento ma anche di divertimento. Come detto dinanzi, la formula dell’evento diffuso, già collaudata con successo negli anni scorsi, viene riproposta con momenti di incontro originali pensati appositamente per questa occasione. Tantissimi eventi che invaderanno letteralmente il centro storico cittadino, dal Rettorato e le altre sedi universitarie, passando dall’Accademia Chigiana, il Santa Maria della Scala, Palazzo Pubblico, Piazza del Campo, Piazza Indipendenza, Piazza Salimbeni, la sede del MPS e Piazza Tolomei, con un unico filo conduttore: avvicinare il grande pubblico ai temi della ricerca scientifica, mostrando quanto il lavoro dei ricercatori sia presente nel quotidiano e contribuisca a migliorare molti aspetti della vita privata e sociale di tutti noi. Attenzione particolare sarà dedicata ai bambini che saranno protagonisti di molte iniziative pensate per loro. Chiuderà la manifestazione il grande spettacolo live “Stazioni lunari”, con il concerto “Buon anno ragazzi. Nessuna garanzia per nessuno”, il quale vedrà sul palco di Piazza del Campo – dalle ore 21.00 in poi – Ginevra di Marco, Max Gazzè, Appino e gli Ex-CSI (Giorgio Canali, Francesco Magnelli, Giovanni Maraccolo, Massimo Zamboni).
Durante l’intera serata, passeggiando per le vie del centro, il pubblico potrà interagire con laboratori ambulanti e lasciarsi catturare da dimostrazioni all’aperto; ogni evento sarà contraddistinto da un dei sette colori che individuano le sette tematiche di questa quarta edizione: arancione per l’arte, magenta per l’Expo, celeste per l’innovazione tecnologica, giallo per la luce, blu per Siena creativa, verde per Siena sostenibile e rosso per la salute. Dai segreti dei raggi laser e la fotosintesi nelle piante, a cosa si nasconde dietro i numeri e gli indicatori economici, passando per le arti figurative della preistoria e dell’età contemporanea, assaggiando la cioccolata e la birra che fanno bene alla salute e analizzando il DNA a tavola, gli eventi tratteranno delle scienze applicate a tanti settori e discipline, spaziando in tutti gli ambiti della ricerca, dalla robotica alla genetica, dalla linguistica alla storia dell’arte e la paleontologia.
Rivolgendo gli occhi al cielo sarà possibile osservare la luna piena mentre verranno mostrati dai ricercatori gli strumenti della ricerca ( dal microscopio agli elicotteri, dai laser ai droni ); inoltre non mancheranno le letture per adulti e bambini, le visite guidate, i libri e le mostre. La partecipazione della città sarà sottolineata anche dai commercianti con “le vetrine della ricerca”, le quali esporranno – a partire da una settimana prima dell’evento – oggetti significativi per il mondo della scienza. Non solo Siena ma anche la sede dell’università di Arezzo parteciperà con incontri e mostre e con un concerto di chiusura in collaborazione con “Arezzo Wave”.
“La cultura non è fatta solo di eventi e show, ma la vera chiave è quella di rendere interessante quello che noi sappiamo fare e chi al meglio sa fare questo se non la nostra università la quale è ormai da anni sulle vette della didattica e della ricerca. Oggi quindi, con questo programma non abbiamo solo qualche artista importante, ma abbiamo la qualità intera della città che mostra se stessa e dice che Siena è ormai fuori dalla crisi, perché se una città come Siena sa fare questo vuol dire che la crisi è finita riuscendo a mostrarsi per quello che sa fare. Abbiamo però bisogno di attrarre energie nuove e fresche usando come tramite ineluttabile l’università, giocando la sfida di rimanere come città vivi ed energici. L’ università sono è un punto fondamentale, un fattore di competitività del nostro futuro, quindi investire sulla ricerca significa capire che cosa sarà Siena tra 30 anni perché purtroppo non siamo più in grado di dare un ricambio generazionale come quello degli anni precedenti”, così ha dichiarato il sindaco di Siena Bruno Valentini al termine della conferenza stampa di presentazione.