di Augusto Mattioli
SIENA. Bene il Liceo Classico e il liceo della Formazione. Bene lo Scientifico Galilei dove questa mattina favorevoli, contrari e tiepidi alla politica del governo Berlusconi sulla scuola hanno esposto le loro opinioni con assoluta civiltà. Bene gli universitari che ieri hanno dato vita ad una bella manifestazione Il lavoro nell’ateneo e nelle scuole senesi e della provincia per quello che sappiamo prosegue intensamente con molti studenti che cercano di saperne di più di tutta questa situazione, organizzando dibattiti e confronti. Essere informati dunque è la parola d’ordine. Poi ognuno sceglierà secondo le proprie convinzioni come è giusto che faccia.
C’è però un buco nero in questo quadro di attività studentesca. Al Sarrocchi – come ha denunciato ieri uno studente all’assemblea del Classico e come abbiamo potuto constatare anche noi – la situazione sembra molto caotica. Sostanzialmente, l’occupazione è una scatola vuota che gli studenti non sanno come riempire. I corsi rimangono sulla carta con una partecipazione scarsissima. Mentre molti ragazzi si dedicano ad altre attività più ludiche, come giocare a pallone, o a carte o si limitano a ciondolare per una mattinata intera all’esterno dell’istituto. Una situazione che gli studenti più avveduti non sono riusciti cambiare, mentre qualche "leaderino", che ha organizzato la protesta, puntando sulla parola magica “occupazione”, non sembra accorgersi che la macchina non funziona affatto. Per cui si perde solo tempo prezioso e si svilisce un movimento di lotta che da altre parti funziona.
Basterebbero poche iniziative per rendere utile anche la stessa occupazione. Che peraltro è una forma di lotta che andrebbe alimentata con contenuti concreti riguardanti l’attuale situazione della scuola, senza inventare corsi e corsettini del tutto lontani dai problemi che si dibattono in questi giorni
SIENA. Bene il Liceo Classico e il liceo della Formazione. Bene lo Scientifico Galilei dove questa mattina favorevoli, contrari e tiepidi alla politica del governo Berlusconi sulla scuola hanno esposto le loro opinioni con assoluta civiltà. Bene gli universitari che ieri hanno dato vita ad una bella manifestazione Il lavoro nell’ateneo e nelle scuole senesi e della provincia per quello che sappiamo prosegue intensamente con molti studenti che cercano di saperne di più di tutta questa situazione, organizzando dibattiti e confronti. Essere informati dunque è la parola d’ordine. Poi ognuno sceglierà secondo le proprie convinzioni come è giusto che faccia.
C’è però un buco nero in questo quadro di attività studentesca. Al Sarrocchi – come ha denunciato ieri uno studente all’assemblea del Classico e come abbiamo potuto constatare anche noi – la situazione sembra molto caotica. Sostanzialmente, l’occupazione è una scatola vuota che gli studenti non sanno come riempire. I corsi rimangono sulla carta con una partecipazione scarsissima. Mentre molti ragazzi si dedicano ad altre attività più ludiche, come giocare a pallone, o a carte o si limitano a ciondolare per una mattinata intera all’esterno dell’istituto. Una situazione che gli studenti più avveduti non sono riusciti cambiare, mentre qualche "leaderino", che ha organizzato la protesta, puntando sulla parola magica “occupazione”, non sembra accorgersi che la macchina non funziona affatto. Per cui si perde solo tempo prezioso e si svilisce un movimento di lotta che da altre parti funziona.
Basterebbero poche iniziative per rendere utile anche la stessa occupazione. Che peraltro è una forma di lotta che andrebbe alimentata con contenuti concreti riguardanti l’attuale situazione della scuola, senza inventare corsi e corsettini del tutto lontani dai problemi che si dibattono in questi giorni