Il capitano bianconero: "Sono sicuro che il nostro pubblico ci sosterrà"
di Filippo Tozzi
SIENA. Prima conferenza stampa della stagione 2015/2016 per il capitano della Robur Daniele Portanova. “Siamo a buon punto – ha dichiarato – , la squadra risponde bene. Anche se sarà il campo a parlare, stiamo lavorando per essere al top all’inizio del campionato“. La rosa attende ancora di conoscere il suo ultimo membro, che la completerà nelle 24 posizioni disponibili, ma Portanova traccia già un primo bilancio. “La squadra è stata allestita bene, è completa sotto tutti i punti di vista. Giovani interessanti, gente navigata e la giusta dose di cattiveria calcistica. Insomma, il gruppo c’è. Lo scorso anno siamo partiti da zero. Poi, l’unione con la città ha portato alla vittoria e quest’anno il metodo non è cambiato”. Il 30 maggio, sul manto dello stadio Helvia Recina di Macerata è arrivata la corona dello scudetto dilettanti. Adesso, la Robur è ai nastri di partenza della LegaPro, ma il capitano bianconero non pone troppa attenzione al salto di categoria. “Nel calcio contano la fame e la voglia di vincere, che non devono mai mancare – ha dichiarato – Più si sale e più avversari preparati si incontrano, ovviamente, ma questa stagione sarà difficile come la scorsa. Se non sbagliamo atteggiamento e lottiamo per novanta minuti ogni domenica, ci toglieremo tante soddisfazioni. Non parlo di obiettivi, lo dico sempre anche ai ragazzi. Si ragiona partita per partita. Alla fine, vedremo dove saremo arrivati. L’importante è solo dare il massimo. Il campionato è difficile, ma non credo che il nostro massimo sia solo salvezza“. Davanti ai microfoni, Portanova ha anche sottolineato il rapporto con la città. “Parlo sempre coi tifosi e spero che ci saranno ancora vicini – ha puntualizzato – Sono tornato a Siena per la maglia e per la città. Voglio riportare la squadra dove merita. Non guardo in faccia a nessuno, lotto solo per la maglia. Il Siena in Serie D era un’umiliazione, ma lo è ancora in LegaPro. Ho un desiderio, quello di costruire una famiglia che lotta per questa realtà. Le soddisfazioni si ottengono in tutte le categorie e lo scorso anno è stata una delle più belle della mia carriera. Spero che la gente di Siena, a parte di un pizzico di nostalgia per quella splendida cavalcata, ci stia vicino. Sono convinto che sarà così perché i calciatori passano, ma la maglia resta. Duemila abbonamenti sono già un ottimo risultato, ma state tranquilli che aumenteranno. Quando parlo in spogliatoio con i ragazzi, racconto loro le qualità del pubblico bianconero e dei senesi”. A proposito di spogliatoio, la leadership del capitano non è in discussione, come dichiarato nel precampionato dagli altri senatori presenti in gruppo. “Per vincere, devono essere tutti dei leader – analizza Portanova – Io vengo sempre additato come la guida assoluta, ma dobbiamo tutti ragionare da capitani. L’unico aspetto a cui tengo è il massimo rispetto per la maglia che indossiamo, ma non credo che ci sia bisogno di ricordarlo ai miei compagni, visto il modo con cui si approcciano agli allenamenti”. Allenamenti che proseguiranno domani sera con l’amichevole sul campo del San Donato Tavarnelle prima della seconda giornata di Coppa Italia contro la Lupa Roma. “Domenica è un test, oltre che un obiettivo – ha concluso – Ma noi siamo sereni, ascoltiamo sempre Atzori che è concentrato e sufficientemente duro con noi. Spero che il nostro pubblico si faccia sentire e conoscere anche ai nuovi calciatori”
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