SIENA. È in arrivo la ricapitalizzazione di Mps Capital Service, la corporate bank controllata quasi interamente da Montepaschi, dopo che il 2014 era stato chiuso con un deficit di 331 milioni. Questo risultato derivava dalla perdita di 587,5 milioni di euro, a sua volta generata dalle rettifiche e dalle riclassifiche effettuate in bilancio. Tali interventi, spiega la relazione, “sono stati realizzati a seguito del processo di aggiornamento delle metodologie e dei parametri utilizzati nella classificazione e valutazione dei crediti conseguente alla nuova policy contabile adottata dal gruppo a conclusione dell’aqr”.
Ecco perché l’11 febbraio scorso il cda aveva deliberato un apporto di mezzi patrimoniali pari a 900 milioni con l’obiettivo di assicurare “un buffer aggiuntivo tale da coprire potenziali e imprevedibili dinamiche avverse nell’esercizio corrente nonche gli assorbimenti crescenti del phase-in previsto da Basilea 3”.
Nelle ultime settimane però Siena ha deciso di alzare l’asticella dell’aumento portandola a 1,2 miliardi dopo aver revocato la delibera precedente. L’operazione, che dovrà essere eseguita entro il marzo 2016, consisterà nell’emissione di 1,76 miliardi di azioni ordinarie al prezzo di 0,67 euro (di cui 0,31 euro di valore nominale e circa 0,36 euro di sovrapprezzo).