TORINO. In estate aumenta la richiesta di locazioni immobiliari, complice anche il fatto legato ai trasferimenti lavorativi da parte di moltissimi cittadini che lavorano nel pubblico e nel privato.
“La ricerca di un’abitazione invita il consumatore ad adottare alcune cautele”, spiega l’Avvocato Patrizia Polliotto, legale dell’Unione Nazionale Consumatori. “Sono in aumento le segnalazioni ai nostri sportelli da parte di cittadini che, nella speranza di ottenere un risparmio, si rivolgono a negozi su strada che promettono, previo il pagamento di una cauzione una tantum (il cui importo è solitamente compreso tra i 130 e i 220 euro), di fornire loro indirizzari, recapiti telefonici e nominativi di proprietari di immobili con i quali poter avere così un contatto diretto, bipassando le consuete agenzie immobiliari, e i professionisti iscriti all’albo. Peccato che, in buona parte dei casi, i cittadini si ritrovino in mano contatti fasulli con persone che non hanno mai dato in locazione il proprio alloggio a tali presunti intermediari, con il conseguente imbarazzo che ne consegue da ambo le parti, penalizzando così di fatto invece una soluzione positiva di aiuto al mercato quale quella dei cosidetti uffici di ricerca immobiliare che operano onestamente sul mercato”. UNC ha chiesto infatti a tal proposito un parere tecnico a un esperto del settore, al fine di offrire maggiori informazioni a riguardo ai consumatori.
“Vi sono delle regole per distinguere un buon corretto ufficio di ricerca immobiliare”, spiega la signora Rachele di “Piemonte Affitti”. “In primis la trasparenza e la serietà degli operatori del settore, che garantiscono contatti reali tra proprietari e affittuari, i quali gestiranno direttamente tra loro la trattativa per la stipula dell’eventuale contratto di locazione, risparmiando in cado di accordo tempo e denaro, abbattendo gli abituali costi in termini di mensilità da corrispondere dall’una e dall’altra parte agli agenti immobiliari e garantendo reciproca soddisfazione tra le parti”.