Visco firma una circolare sulla "trasparenza"
ROMA. Bankitalia, dopo aver violato sistematicamente normative di legge per favorire gli esclusivi interessi delle banche, in particolare con la famosa circolare 30.9.1996 e successive, in cui si prevedeva che la CMS non dovesse essere valutata ai fini della determinazione del tasso effettivo globale degli interessi, traducendosi in un aggiramento della norma penale sull’usura, sanzionata da plurime sentenze di Cassazione, comincia a rispettare le leggi, adeguando il divieto di anatocismo in una recente circolare (firmata digitalmente da Basso Riccardo) pubblicata sul sito della Banca d’Italia (di cui al link), nelle disposizioni su “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari; correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”.
In questa circolare la Banca d’Italia dispone la definitiva cancellazione di ogni riferimento alla capitalizzazione degli interessi, anche nei modelli dei fogli informativi dei contratti di conto corrente, superando così la vecchia delibera del CICR 8.2.2000, che ne regolava la capitalizzazione, a partire dal 1 ottobre 2015.
Il presente provvedimento- si legge- modifica alcuni profili contenuti nella disciplina adottata con provvedimento della Banca d’Italia “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti” del 29 luglio 2009 e successive modifiche, al fine di recepire innovazioni normative intervenute negli ultimi anni, realizzare una semplificazione dei documenti informativi e fornire chiarimenti sulla disciplina attuale. In tale ambito sono altresì aggiornati gli allegati 4A (Prototipo di foglio informativo del conto corrente offerto a consumatori), 4B (Prototipo di foglio informativo del mutuo offerto ai consumatori), 6 (Schema per l’indicazione dell’ISC nell’estratto conto) e 6A (Schema per l’indicazione dell’ISC nell’estratto conto dei conti “in convenzione”).
Dopo il Parlamento, che proprio 1 anno fa aveva sconfitto l’arroganza di Bankitalia, Abi e Bce, che avevano cercato di ripristinare l’anatocismo nelle“Disposizioni urgenti per il rilancio e lo sviluppo delle imprese” (L.n. 91/14), con Giorgio Gobbi di Bankitalia che difendeva una norma odiosa, l’aggravante dell’usura bancaria utilizzata per oltre mezzo secolo dai banchieri, cancellata dalla giurisprudenza di merito e da 30 anni di battaglie giudiziarie dell’Adusbef con migliaia di sentenze di Tribunali, Corti di Appello, Cassazione e Corte Costituzionale, la pietra tombale sull’illegalità diffusa a danno di garanzie costituzionali e dei diritti collettivi di consumatori, famiglie e Pmi strangolati da alti tassi di interessi, costi eccessivi e norme capestro confezionate ad uso e consumo dei banchieri.
Adusbef e Federconsumatori, accogliendo favorevolmente tale tardivo ravvedimento operoso di Bankitalia, chiedono che ora agisca con urgenza per far restituire alle banche ‘socie’, l’indebito ed illegale lucro, estorto ai correntisti dal 1 gennaio 2014.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)