Il quadro a 23 anni dalla strage mafiosa di Via D'Amelio
PALERMO. Il 19 luglio del 1992, 23 anni fa orsono, si compiva in Via D’Amelio a Palermo la terribile strage mafiosa in cui fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino, insieme con la sua scorta. Un evento che ha segnato la storia del Paese, e che Gerlando Colombo, palermitano di nascita ma piemontese d’adozione dal 1967 (vive e opera fra Torino, Asti e Cuneo), nonché esponente della Nouveau Pop Art apprezzato anche all’estero, ha deciso di sottolineare con un personale contributo in stile Nouveau Pop Art.
Ha per titolo “Capaci di scegliere”, con evidente allusione anche all’attentato del 23 maggio del 1992 di cui fu vittima il Giudice Giovanni Falcone, l’opera d’arte unico esemplare realizzata con intarsi di legno policromi e tecniche miste che ritrae i due valenti magistrati nella posa della celebre fotografia commemorativa della gigantografia che fu inaugurata nel 2012 sulla facciata del Palazzo di Giustizia di Milano.
E’ la prima volta che un artista moderno dedica un’opera a due magistrati antimafia. “Sono innanzitutto onorato di rendere omaggio all’imperitura memoria di due miei illustri e valorosi concittadini e conterranei. L’arte moderna ha il compito educativo e civile di testimoniare la storia attuale, specialmente in tempi difficili quali quelli in atto, gravati da crisi di identità e assenza di valori- spiega Colombo -. La Nouveau Pop Art deve pertanto celebrare non solo il bello, ma anche e soprattutto la bellezza delle virtù eroiche di chi, come i due esemplari giudici, ha saputo fare della propria esistenza arte e dono incondizionato per lo Stato e i cittadini”, conclude l’artista.