Nuovo stabilimento termale e struttura di ristorazione con ampliamenti e migliorie interne ed esterne
di Lorenzo Croci
SIENA. Dopo diversi anni di abbandono e di noncuranza, è stato deciso di proporre una nuova, precisa e implementata strategia di recupero, valorizzazione e riqualificazione concernente il “Parco dell’Acqua Borra” presente a Castelnuovo Berardenga, allo scopo primario e subordinante di valorizzare la risorsa naturale dell’acqua mineralizzata calda e il patrimonio storico, paesaggistico e ambientale del luogo.
Il progetto di recupero dell’area prevede la riqualificazione interna ed esterna dell’immobile esistente, già destinato a funzioni di ristorante, enoteca e bar: la parte interna sarà contrassegnata dalla predisposizione di nuovi spazi con annesso rinnovamento degli impianti e dei servizi presenti, con recupero del tetto e della completa tinteggiatura degli ambienti, da tempo vuoti ed abbandonati. Per la parte esterna sono previsti, principalmente il rifacimento del marciapiede, la realizzazione di un nuovo parcheggio in terra battuta dotato di posti auto accessibili anche ai portatori di handicap, rastrelliere per la sosta delle biciclette e uno spazio attrezzato per chi arriverà a cavallo, nel quale sarà disponibile anche acqua potabile. La riqualificazione dell’esterna sarà completata da una nuova illuminazione pubblica e da uno spazio giochi riservato ai visitatori più piccoli, oltre all’allestimento di un’area di ristorazione all’aperto senza escludere la possibilità di allestire spettacoli all’aperto.
Fra i prossimi obiettivi c’è anche la realizzazione di una sosta adatta a camper e caravan, intercettando turisti e visitatori sensibili alla riscoperta dei territori mediante il turismo dell’area aperta e che ben si coniuga con la vocazione dell’area dell’Acqua Borra.
Ma l’incipit e l’obiettivo cardine e subordinante di tutto ciò, come ha spiegato il presidente della provincia di Siena Fabrizio Nepi insieme al vice sindaco Alessandro Maggi, è lo sviluppo di una vera e propria area termale e anche balneare. Per riuscire nell’intento, la vero protagonista – ossia l’acqua mineralizzata calda – sarà recuperata e valorizzata partendo da una fase di allestimento di un nuovo percorso immerso nel fantastico palcoscenico naturale senese, il quale condurrà l’acqua da una vasca di raccolta – si ipotizza di dimensioni circa 4 metri per 4 – al torrente Malena con l’ausilio di un ruscello che oltrepasserà spazi verdi e vasche rialzate create con blocchi di travertino di recupero di cava. La nuova area sarà anche dotata di una cartellonistica adeguata atta a garantire la corretta fruizione degli spazi. Infine, per quanto riguarda lo splendido immobile antico presente proprio nel mezzo del parco, è stato stabilito che il primo piano sarà adibito solamente a ristorazione, mentre il piano terreno prevederà e proporrà la vendita di vari prodotti tipici.
L’investimento iniziale per il recupero e la valorizzazione dell’area è stimato a circa 145 mila euro, a cui si dovranno sommare i costi di manutenzione e di gestione negli anni di durata della concessione, pari a quindici. Per quanto riguarda i tempi di avvio della nuova attività, questi sono stimati a circa due mesi, con apertura della struttura prevista per il prossimo settembre; l’avvio delle migliorie proposte in fase progettuale è previsto entro i prossimi 10 mesi, a decorrere dall’inizio effettivo dell’attività, con una durata di circa due mesi. Per ora è stata completata solamente la prima fase di sgombero e di smantellamento del non necessario.
“Salutiamo con favore questo progetto di riqualificazione – ha affermato il presidente della provincia – dal momento che darà vita a un nuovo sito di valore storico e sociale per il nostro territorio, frequentato fin dai tempi delle antiche civiltà per la presenza di una sorgente di acqua termale. Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha lavorato molto per favorire un rilancio della zona e oggi finalmente siamo lieti di dare concretezza a un impegno assunto con i cittadini anche durante l’ultima campagna elettorale, concedendo l’area ai soggetti che hanno partecipato al bando di gara con quello che abbiamo ritenuto essere il miglio progetto in risposta agli obiettivi da noi prefissati”. Dal canto suo il vice sindaco Alessandro Maggi – nonché assessore ai lavori pubblici – ha espresso tutto il proprio entusiasmo contestualizzando il progetto come un’opera che restituirà al chianti senese una delle porte di accesso più belle e suggestive: “a questo si uniscono le significative ricadute economiche e sociali per tutto il territorio castelnovino, il quale è sempre stato l’obiettivo strategico e prioritario dell’amministrazione comunale, insieme alla volontà di razionalizzare e valorizzare il nostro patrimonio immobiliare pubblico; con questi obiettivi, e consapevoli della costante riduzione di risorse che colpisce gli enti locali, abbiamo voluto individuare un soggetto privato invece di promuovere un intervento pubblico, in modo anche da disporre in maniera continuativa e sicura di risorse finanziarie e umane”.