"Di fronte alle ripetute interruzioni del funzionamento degli organi amministrativi dell’Università di Siena ad opera di pochi manifestanti, le Liste Civiche Senesi esprimono pubblicamente il loro più forte dissenso, nella convinzione che il necessario risanamento di questa istituzione non possa dipendere dalle volontà di gruppi ristretti, ma debba anzi vedere il diretto coinvolgimento di tutti i cittadini.
L’Università, al pari del Monte dei Paschi e di altri enti cittadini, è un patrimonio della Comunità, che noi abbiamo ereditato dai nostri avi e che abbiamo il dovere di tramandare, possibilmente migliorata, alle future generazioni.
E’ quindi inaccettabile che una minoranza di persone, probabilmente sollecitata da qualche interesse, possa compiere azioni affatto democratiche, e comunque non utili all’adozione di scelte difficili e tempestive, bloccando, di fatto, anche scelte essenziali all’attività ordinaria dell’ateneo quali quelle necessaria al regolare pagamento delle retribuzioni.
Riteniamo che si debba ripristinare la legalità e il confronto civile con tutti i soggetti, rendendo partecipi tutti i cittadini per il loro particolare interesse alle sorti del principale ateneo cittadino, riportando quanto prima la serenità ai dipendenti e dando sicurezza a una gran parte dell’economia della nostra Città.
E’ inoltre assurdo e intollerabile che si candidi a protagonista di questo risanamento chi, controllando da oltre mezzo secolo tutti i settori della nostra comunità, Università inclusa, ha condotto la nostra Città e le sue Istituzioni verso questo preoccupante declino; ci riferiamo alle dichiarazioni di alcuni dei maggiori esponenti della maggioranza, di alcune frange sindacalizzate e di comparti economici e finanziari locali, in primo luogo il Monte e la Fondazione.
Invitiamo il Rettore a distinguere la vera natura strumentale di alcune delle critiche più dure e a mostrare quindi fermezza nei loro confronti, respingendo i comportamenti arroganti e poco democratici (se non giuridicamente rilevanti), percorrendo la strada dell’autonomia e dell’indipendenza da questi soggetti ed aprendo il dialogo e il confronto con tutte le forze politiche ed istituzionali della Città, ma anche con tutte le associazioni ed i cittadini, che non tollerano più ambiguità e prevaricazioni e intendono dare il loro contributo alla soluzione dei problemi".