SIENA. (A.S.) Secondo giorno di lavori per il consiglio comunale cittadino: stamani (27 novembre) sono state approvate le variazioni di assestamento al bilancio di previsione 2008, mentre nel pomeriggio si è tenuto un consiglio straordinario dedicato al tema del lavoro, in occasione della Festa della Toscana 2008.
Di opinione diversa, invece, lo schieramento dell'opposizione; Stelo ha presentato un ordine del giorno a nome delle liste civiche sul bilancio e ha affermato: “avevamo già detto che la maggioranza avrebbe proceduto allo spostamento dello stadio e del Palazzo di Giustizia come voci di bilancio”. “Questa variazione – ha detto Bandini – era attesa e sapevamo che le cifre dello stadio e del Palazzo di Giustizia sarebbero state spostate e messe al 2009, così sappiamo benissimo che nel 2009 i progetti non si faranno e che il prossimo anno li cancelleremo”. Secondo Falorni “sono state fatte molte cose dal Comune rispetto alle nostre osservazioni e rispetto alle indicazione della Corte dei Conti, è migliorata la leggibilità del bilancio”. “Se non arrivano fondi dal governo – ha proseguito il consigliere – va bene che non si ampli il Palazzo di Giustizia, ma facciamo sparire questa voce, la reintrodurremo al momento opportuno. Sullo stadio faccio appello al buon senso: è dal 2003 che è nel bilancio e bisogna, se non fare rinuncia, almeno una sospensione in attesa di vedere come si evolve la crisi economica. Si può risparmiare e si può spendere meglio”. Falorni ha aggiunto poi che “sul Palio straordinario dobbiamo fare una riflessione seria tutti insieme, non è solo una questione di spesa del Comune, ma anche delle famiglie senesi; fermiamoci a pensare prima di avviare un iter che difficilmente si riesce a controllare”.
Il sindaco Cenni ha precisato che “ci sono alcuni interventi che vengono inseriti nei bilanci ma le cui risorse non sono ancora pervenute. Anche noi abbiamo dovuto risanare un intervento rinviato sul Franchi da anni precedenti: l'intervento dell'ingegner Mele non era compatibile con l'attività sportiva in un quadro giuridico che è cambiato…”. “Lo stadio che faremo – ha proseguito Cenni – nasce da una gara, rimane prioritario e faremo un piano economico e finanziario redatto dagli advisor e lo porteremo in consiglio. Poi dovremo valutare se si può procedere ad un appalto classico o se si possono seguire altre forme di gestione e realizzazione (…) Insieme a stadio e palazzetto, noi pensiamo che ci debba essere uno sviluppo e altri no (…) Se il piano economico e i tetti di investimento del patto di stabilità saranno di un certo tipo, potremmo fare prima la viabilità e poi lo stadio a stralci, oppure vedremo che forme usare”.
La variazione di bilancio è stata approvata con 27 voti favorevoli e 9 contrari, mentre l'ordine del giorno delle liste civiche non è stato approvato, ricevendo 9 sì e 27 no.
Nel pomeriggio si è svolto il consiglio celebrativo della Festa della Toscana, per ricordare l'abolizione della pena di morte voluta dal Granduca Leopoldo, dedicato alla sicurezza sul lavoro. Hanno partecipato i rappresentanti della Cgil e della Cna Edilizia, il presidente della Provincia ed il presidente del Consiglio Provinciale, mentre non è stato presente il vicepresidente della Regione Toscana Gelli che avrebbe dovuto parlare della nuova legge regionale sugli appalti.
Secondo il presidente della Provincia Ceccherini “sulla materia del lavoro si misura la capacità degli enti locali e dell'intero paese di relazionarsi in maniera diversa rispetto al passato”.
Per il sindaco Cenni negli interventi della giornata “ci sono forti collegamenti con la discussione dei giorni scorsi sullo scenario economico che intendiamo proseguire anche domani incontrando la Fondazione con la Provincia”. “Il terziario – ha aggiunto – settore forte nel capoluogo, sente la crisi in ritardo rispetto ai settori produttivi ma la sente e sappiamo quindi che i prossimi mesi saranno difficili, considerata anche la crisi della nostra Università”. “La Festa della Toscana – ha concluso Cenni – ci permette di parlare di cose concrete a seconda del tema scelto (…) di poter esprimere le nostre opinioni anche dove non ci è permesso farlo”.