La trama. Un piccolo eroe, un acrobata della vita e della strada che narra con il suo corpo facendo acrobazie. In compagnia di Pierre suonatore di sax, e Maurice, giocoliere e ladruconcolo, intrattiene i passanti e narra la vita, racimolando soldi. Ha poco più di venti anni, è orfano di padre (italiano) e all’inizio del racconto lo troviamo vagare in un ospedale, alla ricerca della mamma che morirà subito dopo. Lajoie decide allora di lasciare la capitale francese e di andare alla ricerca delle sue origini in Italia. Inutili saranno i tentativi dei colleghi di strada per trattenerlo, Lajoie partirà alla volta di un remoto borgo senese per scoprire un altro mondo che gli appartiene.
Conoscerà così altri personaggi della sua vita e soprattutto la bellissima Verena, diciannovenne, di cui si innamorerà ricambiato. La ragazza, grazie a Lajoie riuscirà a migliorare un difetto linguistico che l’affligge fin dalla nascita: la disartria, la difficoltà nell’articolazione delle sillabe che compongono una parola. Il protagonista inizialmente, porterà scompiglio nella piccola comunità di Settecase per poi riuscire a essere fondamentale collante e risolutore di problemi tra gli abitanti del luogo. Intanto, ne La Ville Lumière, Pierre e Maurice si innamorano di due ragazze, rimanendo però fedeli al loro stile di vita, alla strada, all’amicizia e al rispetto per l’altro. L’improvvisa morte di quest’ultimo, in una rissa, però, richiamerà Lajoie a Parigi e vi farà ritorno anche per separarsi meglio dal suo passato francese, pronto a viversi con reale gioia il proprio futuro, ritornando da Verena.