Centinaia di eventi, mostre, concerti, performance e momenti di riflessione
SIENA. Una riflessione sulla storia della città e sulle nuove esperienze artistiche e culturali, questo il filo conduttore del programma di “Siena capitale italiana della cultura 2015” che oggi, 24 giugno, si svela in conferenza stampa. Dall’esperienza della candidatura a Capitale europea della cultura 2019, infatti, il Ministero dei beni e delle attività culturali e dello spettacolo ha deciso di nominare le cinque finaliste capitali italiane per l’anno in corso e la città di Siena ha pensato ad un programma, che ci accompagnerà fino a dicembre, ed in alcuni casi fino al 2016, ripercorrendo la storia di grandi capolavori del nostro passato artistico come le opere di Lorenzetti e Simone Martini, associandoli ai linguaggi ed alle discipline più contemporanee.
“L’idea delle capitali italiane della cultura – ha detto il sindaco di Siena Bruno Valentini – nasce proprio una mia proposta avanzata al ministro Franceschini per dare un senso ed uno sviluppo alle progettualità di alto livello che avevano elaborato i programma del 2019. Non presentiamo una lista di eventi ma un progetto culturale compiuto e duraturo che accanto a momenti di aggregazione, mostre e spettacoli crea investimenti sulla città anche strutturali”.
“Si tratta di un programma aperto – è intervenuto l’assessore alla Cultura Massimo Vedovelli – tutta la città ha partecipato alla sua formazione con la volontà di riconquistare un’identità culturale nuova. Le fonti da cui questo lavoro nasce sono molteplici: amministrazione comunale, tavoli di lavoro derivati dagli Stati generali della cultura, realtà istituzionali cittadine e associazioni ed operatori indipendenti. Ci muoviamo su linee diverse come gli eventi e le iniziative ma anche il recupero di spazi e luoghi inusuali o sottoutilizzati in città. Tra le cose importanti messe in cantiere in questo vasto programma troviamo la centralità di Simone Martini e dei restauri di Lorenzetti, un lungo lavoro di partecipazione e di proposte sull’arte contemporanea, ma anche la danza e la musica che a Siena sono di alto livello e che in questo calendario abbiamo saputo valorizzare”.
Il programma racchiude in sé centinaia di eventi, mostre, concerti, performance e momenti di riflessione e si suddivide in quattro sezioni: capolavori, spettacoli, salute ed arte. Per ciascun settore tematico sono state coinvolte le grandi istituzioni culturali cittadine, le università, il mondo delle imprese e l’associazionismo allo scopo di formare un calendario in grado di soddisfare pubblici e curiosità differenti. La sezione “capolavori” vuole raccontare il grande passato artistico della città e ne fanno parte mostre come gli allestimenti ed i restauri dei lavori di Ambrogio Lorenzetti o la valorizzazione della Maestà di Simone Martini in occasione dei suoi Settecento anni, ma anche le mostre presso il Museo dell’Opera del Duomo o la sede del Monte dei Paschi oltre alla mostra già in corso “Diego Percossi Papi – La Maestà, le contrade: ori di Siena” nella Sala del Mappamodo.
La sezione spettacoli ha invece come obiettivo quello di rendere viva la città e vivace l’offerta culturale che tornerà così ad essere fruita da tutti i cittadini in ogni momento dell’anno, con concerti, spettacoli di danza, cartelloni teatrali e di cinema, performance, musica e feste in un cartellone che ci porterà fino all’ultimo giorno del 2015. Tra le date in programma i concerti dell’Accademia Chigiana, della Rinaldo Franci e del Siena Jazz, ma anche il ritorno di “Sette note in sette notti”, i festival di danza “Ballo Pubblico” (Compagnia Adarte) e “Confi.Dance” (Compagnia Francesca Selva), la Notte dei Ricercatori organizzata dall’Università di Siena e uno spettacolo dedicato alla cultura cinema curato dall’Università per Stranieri.
Si pensa invece al rapporto tra cultura e benessere fisico nel calendario tematico della sezione “salute”, dove troviamo gli itinerari culturali #SienaFrancigena e la nuova edizione del Trekking Urbano, ma anche la mostra, legata alla storia ospedaliera del Santa Maria della Scala, “L’école de médecine à Sienne. Napoleone e Paolo Mascagni: insoliti protagonisti della medicina senese”. Ma il 2015 è anche l’anno dell’Expo con il suo tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e l’amministrazione declinerà questo tema parlando del diritto universale all’alimentazione attraverso gli itinerari culturali “Banchetti, pietanze e commercio nell’arte senese”, gli appuntamenti annuali di Calici di Stelle e il Mercato nel Campo ma anche grazie agli eventi organizzati dall’Università di Siena su questo tema. Infine, la sezione denominata “arte”, dedicata in special modo all’arte contemporanea e alle tante esperienze degli ultimi anni in campo artistico, con una serie di iniziative programmate attorno alla giornata nazionale del contemporaneo dell’11 ottobre. Parte del programma di questo settore è nato all’interno del tavolo sul contemporaneo organizzato all’interno degli Stati generali della culturali che il Comune di Siena ha voluto nel mese di marzo. In calendario troviamo la mostra Incontemporanea al Santa Maria della Scala, l’installazione Pueblo in piazzale Rosselli o la mostra “Marco Borgianni: Dei ed eroi” già in programma, le mostre di Francesco Mori, installazioni di Daniel Spoerri, Xu Hong Fei e Clet Abraham, esporranno fotografi come Stefano Vigni e Federico Pacini ed una serata dedicata al ricordo di Italo Calvino. Spazio anche per le residenze artistiche con “Itinera”, che unisce la nostra città al Belgio.
Siena Capitale italiana della cultura 2015 è una produzione del Comune di Siena con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Toscana e la Provincia di Siena ed è realizzato in collaborazione con l’Università di Siena, l’Università per Stranieri, Fondazione Musei Senesi, Biblioteca comunale degli Intronati, Magistrato delle Contrade, Camera di commercio di Siena, Banca Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Estra, Accademia Musicale Chigiana, Fondazione Siena Jazz, Istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci e Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino.