COLLE VAL D’ELSA. “La mozione presentata sulla Fabbrichina aveva lo scopo di proporre un percorso partecipativo di discussione e approfondimento su un’opera che riguarda tutta la cittadinanza, al di là della natura privatistica di alcuni suoi elementi”. Questo l’inizio della nota inviata dal gruppo consiliare del Partito democratico in risposta ad alcuni articoli pubblicati sulla stampa in seguito all’ultimo consiglio comunale.
“Come testimonia anche un incontro pubblico dello scorso Maggio prosegue il Pd – la città vuole discutere del cantiere, vuole confrontarsi con l’amministrazione ed esige risposte. E’ nostra ferma intenzione favorire una discussione costruttiva tra amministrazione, forze politiche, associazioni e cittadini sul cantiere de la Fabbrichina, nonchè creare le premesse per un momento di approfondimento sulla storia del progetto e sui suoi sviluppi. Strumentalizzare la mozione non è utile a nessuno: il Pd l’ha ritirata per consentire quel processo di discussione partecipata di cui Canocchi e maggioranza sembrano continuare a ignorare l’esistenza. Quello stesso processo che la città richiede a gran voce su tanti altri temi quali la nuova scuola materna, il ponte di San Marziale e Piazza Bartolomeo Scala.”
“Per questo riteniamo importante – continuano i democratici – che il Comune dia risposte concrete ai cittadini che abitano vicino al cantiere e sono preoccupati per la stato di abbandono e il proliferare di una situazione di scarsa salubrità e mancanza di sicurezza. Su questi aspetti, non di natura privatistica, chiediamo un preciso impegno da parte del Sindaco e della maggioranza”.
“Sulla questione delle imposte – conclude il Pd – occorre fare chiarezza, la campagna elettorale è finita non servono slogan o annunci ad effetto. Questa amministrazione conferma in maniera netta le scelte di politica fiscale già sostenute dalla precedente; Irpef e Imu confermate, Tasi per la prima casa ridotta dello 0,1% che si traduce in un risparmio irrisorio per i contribuenti. Si parla, infatti, di un risparmio pari 4-5 euro in bolletta. Tra l’altro mentre lo scorso anno le tariffe della Tasi scelte erano dovute a una politica prudenziale visto che venivano introdotte per la prima volta e non era facile determinare il loro gettito, era auspicabile un intervento maggiore da una maggioranza che si è sempre posta in aperta rottura e contrasto con le precedenti. Inoltre è sempre bene valutare i servizi che questa amministrazione eroga ai propri cittadini; resta, infatti, forte a preoccupazione che queste riduzioni, così come quella già anticipata sulla Tari, si traducano in un notevole peggioramento dei servizi o in ulteriori tagli ai contributi per il mondo dell’associazionismo. Se è vero che in un periodo di difficoltà economiche occorre ridurre la pressione fiscale, dall’altra è necessario ricordarsi del valore della società civile che proprio nell’associazionismo trova la sua espressione più libera e efficace”.