Stefano Bernardini riconfermato presidente, al suo fianco Alessandro Fabbrini, Carlo Conforti, Manuel Giuggioli e Claudia Bencini
SIENA. Un bilancio che rende la Finanziaria Senese di Sviluppo una realtà solida che può guardare al futuro assicurando la propria operatività a sostegno delle aziende senesi anche nei prossimi anni. E’ questo il bilancio 2014 della Fises, che è stato approvato questa mattina (18 giugno), dall’Assemblea dei Soci: 241 pratiche di finanziamento deliberate per circa € 11 milioni di euro, di cui 70 (oltre 3 milioni di euro) a favore di nuove attività.
L’operatività del 2014 conferma il trend degli ultimi 6 anni di attività della Finanziaria. Da settembre 2009 al 31.12.2014, infatti, sono stati 1.282 i finanziamenti concessi, per un totale di 69,190 milioni di euro. Di questi 316 per un importo di € 14,5 milioni riguardano Imprese in fase di start-up.
Sono questi i numeri che descrivono l’attività della Fises in questi anni, in cui la crisi economica l’ha fatta da padrona anche nel territorio senese, ma in cui, grazie al lavoro svolto, la Finanziaria si è definitivamente affermata come soggetto al fianco delle imprese locali.
Come per l’esercizio 2013, il bilancio 2014 risente degli ingenti accantonamenti e svalutazioni effettuati sul portafoglio Crediti e Partecipazioni, svalutazioni che in grande parte riguardano pratiche concesse nelle precedenti gestioni.
In totale, dal 2009 ad oggi le svalutazioni su vecchie pratiche ammontano a circa € 17,6 milioni. Nonostante questo la Finanziaria è riuscita a chiudere i propri bilanci in attivo più volte. Inoltre, i rientri dei finanziamenti concessi negli ultimi anni e la cessione di alcuni asset patrimoniali, consentono una sufficiente autonomia finanziaria sugli attuali volumi di attività istituzionale anche per i prossimi anni.
Alla luce di di tutto questo è giusto evidenziare che, con la scadenza del mandato degli attuali Organi sociali, si chiude un percorso che mette in evidenza il raggiungimento dei principali obbiettivi del Piano Industriale concordato con i Soci.
Il rinnovo dei vertici societari Durante l’Assemblea dei Soci che si è svolta questa mattina, giovedì 18 giugno, sono stati anche nominati i nuovi vertici della Fises. Il Cda continuerà ad essere composto da 5 membri, con un Presidente ed uno Vice Presidente. A loro si affiancheranno 3 sindaci revisori. Stefano Bernadini è stato confermato presidente, Alessandro Fabbrini (membro Deputazione Amministratrice Deputazione), già presente nel precedente cda, è stato nominato vice presidente, confermato anche Carlo Conforti, presidente Confesercenti. News entry, Manuel Giuggioli, imprenditore dell’area senese, e Claudia Bencini, imprenditrice poggibonsense. News entry anche per il collegio sindacale che vede Presidente Marco Turchi e membri Daniela Belli e Roberto Lusini.
Le dichiarazioni durante la conferenza stampa “Viene a compimento un percorso di 6 anni. Dal 2009 è stata introdotta una nuova impostazione per la Fises necessaria per affrontare la crisi e sostenere le imprese del territorio – ha detto Stefano Bernardini durante la conferenza stampa di questa mattina 18 giugno – I numeri di questo periodo confermano la bontà di questa strategia. Fises è l’esempio di una finanziaria che ha funzionato e reso un servizio a questo territorio. I soci sono stati lungimiranti e hanno svolto un lavoro positivo. Oggi la Fises ha una propria autonomia finanziaria. Ringrazio dunque i soci per la fiducia che mi hanno espresso e sono davvero contento del nuovo assetto del cda, che vede conferme importanti. Credo nella collegialità: con una squadra rodata si possono raggiungere obiettivi importanti. A settembre avremo un nuovo piano industriale coerente con l’evoluzione normativa sugli intermediari finanziari, con la finalità di crescere ancora. Siamo pronti anche per affrontare eventuali nuovi assetti che vengono dal riordino istituzionale”.
“Sono soddisfatto, Fises ha concesso un finanziamento al giorno: questo dicono i dati – ha sottolineato Bruno Valentini, sindaco di Siena – Fises supporta il tessuto locale insieme al sistema bancario, ha passato le difficoltà e si prepara ad entrare nell’era attuale sapendo di dover essere una struttura competitiva, autonoma, in grado di camminare con le proprie gambe”.
“Fises è sul territorio e aiuta le imprese – ha fatto notare Marcello Alessandri, in rappresentanza della Camera di Commercio di Siena – Siamo soddisfatti anche per il rinnovamento del cda che vede ampie conferme”.
“Fises ha affrontato una situazione complessa e difficile cogliendo in modo adeguato e ottimo gli stimoli che i soci hanno dato alla struttura – ha osservato Riccardo Lunardi, responsabile direzione investimenti Fondazione Mps – Siamo dunque soddisfatti dei risultati. Termina la fase di avvio di un percorso e ne inizia uno nuovo che speriamo sia di ulteriore sviluppo. Il rinnovo degli organi dà quella continuità utile per affrontare le sfide future”.
“Dico grazie a chi ha governato e auguri a chi governerà la Fises – ha sottolineato Fabrizio Nepi, presidente della Provincia di Siena – L’indirizzo dato dal precedente piano industriale è sicuramente positivo ed ha interpretato correttamente il territorio della provincia di Siena. La via intrapresa è giusta e anche la riconferma di molti membri del consiglio ci dice di proseguire il percorso avviato. Dovremo saper cogliere i segnali di ripresa e saperli sostenere. Le sfide dei prossimi anni saranno più complicate, ma con coraggio, visione saremo in grado di svolgere questo ruolo”.
Fises al fianco delle imprese Andando ad analizzare il bilancio dell’attività istituzionale svolta nel 2014 dalla Finanziaria Senese di Sviluppo si nota come 3, 1 milioni di euro siano andati a nuove imprese (70 pratiche). Di questi 2 milioni sono quelli destinati all’imprenditoria giovanile e femminile per 52 interventi a valere sul bando della Camera di Commercio di Siena. Oltre 4,9 milioni di euro sono andati a finanziamenti per le piccole operazioni di liquidità (per 150 pratiche), mentre 29 pratiche per circa 2,8 milioni di euro hanno riguardato interventi di finanza straordinaria e un finanziamento è servito per investimento.
Le delibere nel territorio Nel 2014 questa è la distribuzione territoriale che viene riscontrata: il 35,68% delle operazioni si è concentrata sull’area vasta di Siena, il 18,26% si è concentrato in Valdichiana e il 16,60% in Valdelsa. Il 9,13% ha interessato le Crete e la Val d’Arbia, il 6,64% nella Val di Merse, il 10,37% in Amiata e il 3,32% nel Chianti. Tra i settori di intervento, i dati 2014 vedono commercio/turismo/artigianato e industria nettamente prevalenti con una percentuale complessiva di operazioni del 90,88%. Invece, agricoltura e servizi pesano per il 9,22%.