Fondamentale il contributo dell'Osservatorio Astronomico dell'Università di Siena
SIENA. Da qualche giorno una nuova variabile ad eclissi si è aggiunta ai cataloghi stellari.
La scoperta è il risultato di una fruttuosa collaborazione internazionale fra diversi osservatori situati in Irlanda, in Italia e negli USA, con l’importante contributo dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena, che ha raccolto i dati necessari alla caratterizzazione delle stella.
Si tratta della stella GSC 5065-0218, nella costellazione di Ofiuco, che ora sappiamo essere una stella doppia di tipo Algol, con le due componenti ben separate tra loro, un periodo di rivoluzione del sistema di 1.20553 giorni e una consistente variazione di luminosità.
I dati dell’Osservatorio universitario senese, raccolti da Alessandro Marchini, si sono andati ad aggiungere a quelli di Mike Folyan astrofilo irlandese che collabora con alcuni membri della Sezione Stelle Variabili dell’Unione Astrofili Italiani, e a quelli di Brian Warner, direttore del Palmer Divide Observatory in Colorado. L’analisi dei dati è stata coordinata da Riccardo Papini e Fabio Salvaggio, della Sezione Stelle Variabili dell’UAI.
Al termine di un accurato processo di revisione, la nuova variabile è stata censita sul database internazionale VSX (Variable Star Index), dove gli è stato assegnato l’identificativo 000-BLQ-866: http://www.aavso.org/vsx/index.php?view=detail.top&oid=409399.