Iniziativa per sostenere l'atleta paraolimpico senese
SIENA. E’ partita oggi la campagna di sostegno all’atleta paraolimpico senese e campione della scherma nonché medaglia di bronzo in spada individuale alle Olimpiadi di Londra 2012 Matteo Betti per far si che possa partecipare alle prossime olimpiadi a Rio de Janeiro 2016. A causa di un regolamento cervellotico e assurdo, il quale non prevede contributi agli atleti paraolimpici che non raggiungono minimo la medaglia di bronzo ai campionati Mondiali che precedono le Olimpiadi ( in questo caso Budapest 2013 ), il “Cip” ( comitato italiano paralimpico ) lo ha escluso dall’indennità necessaria per poter effettuare gli allenamenti necessari per poter qualificarsi alle Olimpiadi; la dead-line sarà il mese di maggio 2016 all’interno del quale prenderanno piede le qualificazioni. L’iniziativa “Si, sto con Matteo Betti” ha lo scopo di trovare i fondi necessari per far allenare Matteo per le qualificazioni tramite un appello a tutta la città di Siena, la quale si impegni ad aiutare questo emblema sportivo senese a raggiungere il proprio sogno: “in questo periodo sto lavorando per cercare di raccogliere i fondi necessari per potermi spostare negli allenamenti da Siena e Pisa, ma è davvero difficile conciliare lavoro e allenamenti perché i tempi di recupero sono davvero scarsi. Tutti i nostri colleghi ed avversari stranieri preparano le gare da professionisti – dedicando l’intera giornata allo sport – ma per gli atleti italiani disabili questo non è più possibile; chiedo alla città di potermi aiutare per far si che tutta la Città di Siena possa continuare a tifare orgogliosamente un’atleta senese come accaduto nelle scorse edizioni delle paraolimpiadi”.
Lo straordinario curriculum adornato da strabilianti risultati, difficilmente irripetibili, vergognosamente non è di nessun aiuto a chi da sempre si è impegnato nello sport facendone, oltre ad uno stile di vita, una vera e propria professione che tramuta la vita in sogno. Non è dunque solamente una battaglia a favore di Matteo Betti, ma anche una battaglia per la civiltà e la dignità di uno sport, e un grido di allarme che Siena può lanciare a livello nazionale e mondiale. Matteo, dal canto sua, ha già provato a contestare questo regolamento facendo notare che solamente 10 mesi prima era sul podio paralimpico, ma la risposta è sempre stata negativa. Da gennaio di quest’anno Matteo si trova a dover contare solo sulle risorse provenienti dal lavoro, sia per vivere che per sostenere la preparazione, la quale è davvero onerosa. La situazione è diventata davvero insostenibile perché l’ineluttabile tracollo nei risultati sta davvero rischiando di far perdere a Matteo la qualificazione a Rio de Janeiro. Dunque, è davvero necessario che le autorità dello sport comprendano i veri valori che vengono e che possono ancor di più essere trasmessi da atleti come Matteo Betti, il quale accettò ben volentieri di partecipare alle ultime paraolimpiadi con il logo della città di Siena, e da sempre è un ragazzo impegnato nel sociale.
Fra i promotori dell’iniziativa c’è in primis il comune di Siena con l’assessore allo sport Leonardo Tafani, il quale, insieme all’assessorato dello sport, ha deciso di stanziare una quota a sostegno dell’atleta e di fornire un segnale importante alla città; il comitato uisp di Siena, altro promotore della manifestazione, ha attivato un conto corrente presso il quale poter effettuare versamenti, sotto forma di sponsorizzazione o di semplice donazione ( il conto corrente aperto è intestato a Uisp Siena “Si, sto con Matteo Betti” ). Esercizi commerciali, aziende private, enti, ma soprattutto semplici cittadini sono invitati a contribuire al sostegno di Matteo Betti che potrebbe dunque portare, più che mai, un pezzo di Siena con sé nell’avventura in Brasile, a difesa del bronzo olimpico conquistato a Londra 2012. Tra le persone note che hanno aderito subito all’iniziativa Matteo Mecacci e Massimo Morgia, i quali all’unisono hanno espresso il proprio rammarico e sdegno per una situazione a dir poco vergognosa, oltre all’Uisp provinciale di Siena ed alcuni commercianti di Piazza del Campo.