Sindacato vs Bassilichi e le sue dichiarazioni
SIENA. E’ con grande amarezza che leggiamo su “La Nazione” di Firenze del 4 giugno u.s. le dichiarazioni rilasciate da Leonardo Bassilichi, ex-presidente di Fruendo ed azionista di maggioranza della stessa.
Da sempre abbiamo assunto un atteggiamento costruttivo e collaborativo per il successo della azienda in cui siamo stati esternalizzati da MPS, anche se molti di noi si sono sentiti espulsi dalla banca in violazione delle norme vigenti e si sono rivolti alla magistratura per avere il solo parere autorevole e insindacabile sulla vicenda.
Comprendiamo perfettamente come gli azionisti di Fruendo abbiano investito energie e risorse in questa azienda e con grande senso di responsabilità abbiamo assunto comportamenti – e così i lavoratori tutti – che, pur lasciando che la magistratura faccia il suo lavoro, nel frattempo consentano il migliore adempimento dei servizi previsti da parte di Fruendo.
Se, in un primo passaggio al tribunale di Siena, il giudice del lavoro ha dichiarato nulla ed inefficace la cessione per 252 lavoratori, questo costituisce soltanto un primo passo, da confermare o meno in quelli successivi; e seppure ciò conferma i dubbi che molti di noi nutrivano sulla legittimità dell’operazione nel suo complesso, abbiamo tutti, i lavoratori ed il sindacato, dato dimostrazione di maturità e responsabilità, continuando a lavorare per Fruendo esattamente come dal primo giorno e così continueremo; se il 2014 è stato un anno con risultati positivi per Fruendo, nessuno dimentichi che ciò è stato possibile essenzialmente per la fattiva collaborazione dei lavoratori!
La strada da seguire, la strada che chiediamo, la strada che vogliamo è la costituzione di un tavolo per costruire la continuità, visti gli eventi nuovi, dei posti di lavoro in Fruendo ipotizzando la possibilità, nelle opportune condizioni, di vedere sfumare nella dimensione e complessità, il contenzioso legale che appesantisce una azienda nata con una operazione che non ha saputo cogliere il consenso di tutti i lavoratori interessati; ma non abbiamo ancora trovato la necessaria adesione delle aziende.
In questa situazione complessa tutti farebbero meglio a pensare molto e bene prima di parlare: non ci sembra che dichiarare che i lavoratori di Fruendo stanno male in Fruendo, o riscuotono lo stipendio e disturbano, sia frutto di una adeguata e responsabile riflessione, così come rimarcare che i lavoratori, se fossero rimasti in MPS, avrebbero avuto sei giorni di solidarietà in questi due anni, fingendo di non ricordare che sarebbero nel terzo gruppo bancario italiano e non in una srl, che non sarebbero costretti a confrontarsi con i metodi anglosassoni di Accenture, o che molti di loro avrebbero avuto accesso al fondo di solidarietà per essere accompagnati alla pensione, possibilità contrattuale che in Fruendo, sino ad oggi , è stata negata.
Ci sorprende che tali, a nostro avviso inopportune, dichiarazioni vengano rese proprio da Leonardo Bassilichi, che più di tutti in questi anni ha mostrato disponibilità al dialogo e comprensione dei problemi dei lavoratori, come della necessità che abbiano adeguate motivazioni.
Per questo auspichiamo che si tratti di un deprecabile incidente di percorso e che, magari, sia seguito da un forte impegno per cercare la soluzione politica ai problemi che è indispensabile perseguire, nell’interesse di tutti.
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO FRUENDO