Intervento costato circa 7 milioni di euro con contributo della Fondazione MPS e cofinanziamento della Regione nell’ambito del programma europeo PIUSS
POGGIBONSI. Mura medicee restaurate, quattro porte portate a nuovo splendore, nuova illuminazione, circa 1,5 km di camminamenti sopra la cinta muraria che offrono un panorama bellissimo sulle colline del Chianti, su castelli, chiese, su San Gimignano. 7 milioni di euro di intervento per un complesso monumentale che torna fruibile alla comunità e al territorio. E’ la ‘nuova’ Fortezza medicea di Poggio Imperiale a Poggibonsi, aperta oggi, 6 giugno, al termine di un imponente intervento di restauro che ha interessato tutta la cinta muraria.
Un taglio del nastro cinquecentesco
Tantissime le persone che hanno voluto essere presenti al taglio del nastro calato nel 1500 alla presenza di archibugieri, alfieri, fanti e cavalieri, spari a salve e urla di battaglia. Alla cerimonia, coordinata dall’assessore alla Cultura Nicola Berti, presenti il Sindaco David Bussagli, il Prefetto di Siena Renato Saccone, Marco Valenti direttore del Parco Archeologico. Presenti rappresentanti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Toscana, della Fondazione MPS. Presenti i quattro ex sindaci di Poggibonsi che hanno portato avanti il progetto di valorizzazione della collina di Poggio Imperiale: Marcello Gentilini, Fabio Ceccherini, Luca Rugi, Lucia Coccheri. Presente Giacomo Bassi in rappresentanza della Provincia di Siena, numerosi sindaci e amministratori di Comuni del senese e del fiorentino.
Il Sindaco Bussagli: “Tanta l’emozione e tanto l’orgoglio”
“Tanta l’emozione e tanto l’orgoglio legato al risultato raggiunto, consapevoli di segnare un punto importante nella storia della nostra città e di tutto il territorio. Ci riappropriamo di uno spazio pubblico, di una parte della nostra storia, di un bene culturale che ci proietta nel futuro. Ci siamo riappropriati passo dopo passo di tutta l’area di Poggio Imperiale con un progetto di lungo respiro, avviato alla fine degli anni ottanta e portato avanti con lungimiranza dai Sindaci e dalle Amministrazioni che si sono succedute, e che ringrazio. Penso al Cassero e ai Bastioni recuperati, alle campagne scavi, al Parco Archeologico, all’apertura dell’Archeodromo già amatissimo e frequentatissimo, che ci ha dato un assaggio in pochi mesi di quanto possiamo fare in termini di attività didattiche, culturali ma anche per introdurci in circuiti turistici di qualità. Compito nostro sarà quello di rendere questi luoghi vivi, vissuti e partecipati. Lo faremo consapevoli che questi anni di difficoltà hanno lasciato il segno anche sul fronte delle risorse a disposizione. Lo faremo insieme ai Comuni vicini, attivando sinergie come fatto fino ad ora.
Qui c’è una città che cresce tutelando la propria storia, recuperando i propri spazi pubblici e restituendoli alla comunità. C’è un passato che può trasformarsi in crescita e sviluppo. Il viaggio deve continuare con la stessa lungimiranza. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato. Soprattutto ringrazio questa comunità che ha radici profonde e che a queste radici è orgogliosamente ancorata. Una comunità forte della sua vocazione produttiva e delle sue capacità, da sempre legate a doppio fino al suo saper essere aperta, coraggiosa, pensante”.
L’intervento di restauro
L’intervento è stato realizzato con un investimento importante, circa 7 milioni di euro, sostenuto con il contributo della Fondazione MPS e grazie al cofinanziamento della Regione Toscana nell’ambito del programma europeo PIUSS Altavaldelsa “Città di Città” presentato dal Comune di Poggibonsi insieme a quello di Colle di Val d’Elsa e alla Provincia di Siena. Nell’ambito del PIUSS la Regione ha sostenuto il 60% dell’intera operazione di restauro della cinta muraria. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Edilco.srl e sono durati circa un anno e mezzo. Coinvolte la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e le Soprindenze per Belle Arti e Paesaggio di Siena Grosseto a Arezzo, e per i Beni Archeologici della Toscana.
Progetto di ampio respiro
Il restauro della Fortezza Medicea voluta da Lorenzo il Magnifico e progettata da Giuliano da Sangallo, si inserisce nel progetto di ampio respiro che ha interessato negli anni tutta la collina di Poggio Imperiale. Il Cassero della Fortezza è già completamente restaurato dai primi anni duemila, ed ospita una Piazza d’Armi che è una terrazza affacciata sulle colline del Chianti. Già restaurati anche i bastioni. L’interno della Fortezza ospita importanti scavi archeologici con un villaggio altomedievale preesistente alla Fortezza, unico in Europa. Dallo scavo e dalla nascita del Parco Archeologico ha preso corpo la realizzazione dell’Archeodromo che riproduce in scala 1:1 il villaggio (progetto di Fondazione Musei Senesi, Arcus Spa, Università degli Studi di Siena in collaborazione con Arké Archeologia Sperimentale e Archeotipo srl).
Il Giorno di Poggio Imperiale 6-7 giugno
Al taglio del nastro immerso nel 1500 hanno fatto seguito gli eventi di living history realizzati da archeologi specializzati nel reenactment con alcune fra le migliori compagnie italiane. Circa ottanta rievocatori in abiti storici impegnati in manovre militari, scontri fanti-cavalieri, servizi di pattugliamento per tutta la serata.
Contemporaneamente al Cassero gli archeologi di Archeotipo si sono calati nei panni degli antichi mestieri che rendevano possibile la vita di un villaggio fra il Medioevo ed il Rinascimento.
Le iniziative per ‘Il giorno di Poggio Imperiale’ proseguono domani, domenica 7 giugno con, a partire dalle 9, visite guidate a cura del laboratorio Costantino Marmocchi, percorsi in bicicletta, a piedi, a cavallo, in compagnia degli amici a 4 zampe, animazioni e altro a cura delle associazioni Grandama Mtb, GS Bellavista, Sulle Orme di Romolo, Club Ippico L’Agrifoglio, Pro Loco, Amici di Poggibonsi.
Alle 18,30 concerto del cantautore-viandante Nicola Costanti per “Dalla parte della bellezza tour”, musica nei e per i luoghi d’arte da salvaguardare e valorizzare.