SIENA. L'assemblea dei dipendenti dell'Università per Stranieri si è riunita oggi (19 dicembre) ed ha emesso il comunicato che riportiamo integralmente di seguito.
"L’assemblea e le sigle sindacali firmatarie dell’Università per Stranieri di Siena esprimono tutto il loro disagio in merito alla situazione di crisi emersa nel corso del C.d.A. del 16 dicembre scorso. La decisione di sospendere di fatto l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2009, posticipandola al 13 gennaio prossimo, lascia molte perplessità sulla reale gravità dell’attuale situazione finanziaria. Un ulteriore rammarico è quello di essere stati informati dai giornali della delibera del Rettore dell’avvio di un esercizio provvisorio e non attraverso una comunicazione né al personale né alle sigle sindacali. In un momento difficile come questo per tante università e per la nostra città è necessario oggi più che mai un percorso di trasparenza, di informazione chiara e corretta e di condivisione. Dal Consiglio di amministrazione è emerso un forte disavanzo del quale non eravamo a conoscenza. Si delineano degli interventi di risanamento che colpiscono solo le lavoratrici e i lavoratori più deboli e soprattutto non appaiono risolutivi della preoccupante situazione che si sta delineando. Questa politica di tagli non convince e può risultare inefficace se non controproducente. E’ necessario pensare misure per la tutela dei posti di lavoro a rischio che all’interno del piano dei tagli non verranno riattivati con nuovi contratti. Inoltre risulterebbero insufficienti le risorse per portare a termine i percorsi di stabilizzazione programmati e sanciti da accordi sindacali. Per questo chiediamo fin da ora l’attivazione di un tavolo sindacale di confronto con l’Amministrazione per leggere insieme la reale situazione economico finanziaria e l’avvio di una Conferenza di Ateneo che coinvolga tutta la comunità universitaria per ripensare insieme strategie di gestione capaci di dare effetti diversi dell’autonomia universitaria a partire da nuovi modelli di governance e capaci di confrontarsi con le attuali leggi (Finanziarie, Legge 133 e Decreto Legge 180). I presupposti per questo dialogo sono: il rifiuto di trasformazione dell’Università in Fondazione di diritto privato; il rifiuto del ricorso all’esternalizzazione dei servizi a fronte di un risparmio di gestione; la tutela degli stipendi in tutte le loro voci stipendiali. L’Università per Stranieri di Siena non deve perdere l’identità che la caratterizza dandole un prestigio di risonanza internazionale. Un qualsiasi piano di risanamento non può sottovalutare queste qualità e questi valori uniti alle ricadute di natura economica e di immagine per la città stessa e per chi vive di università. E’ necessario prima di tagliare saper investire".
FLC-CGIL, CISL Università, UIL-PA-UR, CONFSAL SNALS Università-CISAPUNI, RSU d’Ateneo