Guicciardini “Abbiamo costruito un programma coraggioso e concreto che viene ‘dal basso’”
SIENA. Venti punti per proiettare Siena nella Toscana del 2020. Potrebbe essere riassunto così il documento “Siena per la Toscana 2015 -2020” prodotto dal Partito democratico senese in vista delle elezioni regionali e consegnato al candidato presidente Enrico Rossi e ai candidati al consiglio regionale. “Lavoro; infrastrutture; welfare; servizi pubblici locali; sanità; difesa del suolo, ma anche diritti; coesione sociale; attenzione al mondo del volontariato e ad alcuni temi spiccatamente “senesi”: dalla valorizzazione delle Università, alle eccellenze del territorio, fino al sostegno alla cultura e al brand Terre di Siena”.
“Sono venuto a Siena più volte in questa campagna elettorale – afferma Enrico Rossi – ribadendo l’impegno della Toscana per queste terre. Ho avuto modo di leggere il contributo che mi ha offerto il Pd e vorrei ringraziare chi vi ha lavorato, perché potrà essere una bussola per i prossimi cinque anni. Ho già ribadito che le Università, le scienze della vita, la cultura e un impegno sul fronte infrastrutturale sono i macro temi sui quali puntare per la Siena di domani. Credo che per migliore la sinergia e l’efficacia della nostra azione sia necessaria un’interlocuzione che non sia solo tra il singolo Comune e Regione, ma tra aggregazioni di comuni e la Regione. Una prospettiva sulla quale Siena mi pare stia lavorando, avendo prodotto un documento che si snoda proprio area per area”.
“Siena ha molto da chiedere alla Regione Toscana – afferma Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd senese – ma ha anche molto da offrire. Vogliamo essere motore dei prossimi anni per tutta la Regione, valorizzando le nostre eccellenze, i nostri assetti produttivi, le esperienze avanzate che stiamo praticando nella gestione dei servizi pubblici locali, dell’ambiente, delle scienze della vita. Ci sono emergenze non rinviabili come quelle che riguardano le infrastrutture; c’è l’attenzione da destinare ad alcune grandi aziende del territorio, in primo luogo alla prima azienda della Toscana, così come ad un tessuto ampio di piccola e media impresa che sta andando avanti con dignità. Ci sono esperienze positive e tanti settori che già hanno reagito alla crisi economica. Da qui bisogna partire per guardare al futuro con fiducia. La consegna del programma a Rossi è un atto non formale che viene dal basso. Spesso si parla di un Pd incapace di elaborazione. Oggi rispondiamo con un programma di oltre cinquanta pagine, frutto di una coesione che abbiamo il dovere di mantenere salda”.
“Abbiamo fatto un percorso importante – sottolinea Silvana Micheli, presidente dell’assemblea provinciale del Pd – che è cresciuto con il contributo di tutti, dai membri dell’assemblea provinciale, dai gruppi di lavoro, dai coordinamenti di area del Pd. Proprio il modo che ha caratterizzato la costruzione del programma potrà essere in futuro un punto di riferimento per sostenere processi di partecipazione democratica all’interno del Pd. Abbiamo fatto un lavoro dal basso che valorizza le eccellenze, le priorità e le richieste delle varie realtà. Speriamo che proprio dal territorio venga quella forza necessaria al Pd per portare avanti le nostre istanze. Per questo auspichiamo che domenica il territorio vada compatto al voto”.