L'evento si è tenuto presso l'Orto Botanico di Siena
SIENA. In occasione della Fascination of Plants Day e con il patrocinio della stessa si è tenuta la giornata di chiusura del progetto Siena-Nairobi, Dèi boschi, presso L’orto Botanico dell’università di Siena dove Chiara Tambani ha allestito un percorso con le sue opere, nate durante il viaggio effettuato dalla scultura, nei siti europei dedicati ai temi della sostenibilità ambientale. La mostra concepita come un percorso tematica nell’Orto botanico afferente il Dipartimento di scienze della vita, è stata presentata dalla storica dell’arte Dottoressa Margherita Anselmi Zondadari e dal Dottor Massimo Nepi sono state effettuate alcune letture dal catalogo dell’artista, dalla Dottoressa Francesca Apolloni Venturi, con interventi musicali degli allievi dell’Istituto R.Franci. Presente la Contrada della Selva che ha collaborato e sostenuto il progetto sin dalla presentazione avvenuta nel museo della Contrada nel 2013. Il progetto ha effettuato tappe sia in Europa che in Africa ed è stato condiviso dalle istituzioni che lo hanno sostenuto come: l’Università di Siena, l’Associazione Cuamm, la Provincia di Siena, L’Ambasciata italiana e l’Ambasciata della Repubblica del Kenya, l’Istituto Italiano di cultura a Nairobi, la Fondazione Wangari Maathai e Banca Cras.
Il percorso del progetto è ora terminato con la installazione di una delle due sculture presso la Fondazione Wangari Maathai all’università di Nairobi ed una che rimarrà in Italia come corrispondenti di due continenti. L’autrice ha sentito la necessità di raccontare il percorso di questi anni dedicati al progetto, lo ha fatto attraverso la creazione di alcuni stendardi, da lei progettati e cuciti a mano. L’artista afferma di considerare il cucito come una forma di scrittura, che le ha concesso di tessere ed intrecciare fili e disegni di un nido, di un percorso di un volo o del tratteggio di una geografia disegnata dalle tappe del progetto, come in un diario o negli appunti di viaggio di un taccuino.
i tre stendardi sono di stoffa; il primo quello che ritrae Dèi boschi è stato cucito con un filo di lana. Gli altri due stendardi sono realizzati con dei pezzi riportati e cuciti di stoffa, disegnati su modelli di carta prima, poi riportati su stoffa, precedentemente imbastiti e successivamente cuciti, punto per punto a mano. Il formato degli stendardi arborei è cm 2,80 x 80. La rappresentazione è incentrata sulla sensibile invenzione di una araldica dei boschi tesa a rappresentare i temi del progetto ispirati all’ambiente e ai diritti umani qui tradotti in evidenti riferimenti di una iconografia contemporanea e popolare al tempo stesso. Interessante la forma del pensiero visibile dietro agli stendardi e la traduzione in immagine che oltrepassa la membrana della stoffa per manifestarsi.