La misura del tributo è stabilita dalla legge regionale, direttive e piani di classifica redatti dal consorzio di bonifica
SIENA. La normativa sui consorzi di bonifica toscani, ridefiniti nel numero, nel ruolo e in termini di riferimento territoriale dalla legge regionale n° 79/2012, durante il Consiglio comunale di ieri, 19 maggio, è stata oggetto di un’interrogazione di Michele Pinassi.
Il consigliere, richiamando la suddivisione del territorio toscano in unità idrografiche e idrauliche omogenee ai fini della difesa del suolo e della gestione delle acque, è entrato nel merito dei cosiddetti benefici di prestigio idrogeologico, di natura idraulica e di disponibilità irrigua dei quali godono gli immobili ricadenti nei vari comprensori. Il primo, individuato nel vantaggio tratto dagli interventi per il mantenimento dell’efficienza e della funzionalità del reticolo idrografico e delle opere; il secondo nella preservazione del territorio da fenomeni di allagamento e ristagno di acque, oltre che dagli effetti di eventuali sfiori provenienti dai sistemi di fognatura pubblica o da scolmatori di piena, quindi conservando la fruibilità del territorio e la sua qualità ambientale; il terzo, infine, in virtù delle opere di bonifica e di riaccumulo, derivazione, adduzione, circolazione e distribuzione di acque irrigue.
Pinassi, dopo aver ricordato che il perimetro di contribuenza è individuato con le proprietà immobiliari che ricevono benefici dall’attività di bonifica, ha citato una dichiarazione del presidente della Regione Toscana secondo il quale dovranno pagare il tributo anche coloro che non l’hanno mai pagato, perché solo in questo modo i ricavi saranno raddoppiati, da 60 a 120 milioni di euro l’anno.
Il consigliere ha quindi chiesto se i cittadini senesi residenti nelle aree collinari saranno tenuti a corrispondere il tributo; chi ne stabilisca la misura e quali motivazioni sottintendano al pagamento.
L’assessore all’Ambiente ha risposto che i residenti senesi nelle aree collinari sono tenuti al tributo proprio per gli effetti della normativa richiamata da Pinassi.
La misura del tributo è stabilita dalla legge regionale, direttive e piani di classifica redatti dal consorzio di bonifica.
L’Assessore ha specificato che il tributo dovuto dai residenti delle zone collinari riguarda comunque il reticolo idrogeologico dell’intero comprensorio, senza la cui manutenzione sarebbero messe a rischio sia l’accessibilità sia la tenuta della zona collinare, che potrebbe apparire meno svantaggiata rispetto alle zone di pianura.
Michele Pinassi si è dichiarato soddisfatto della risposta, pur rimarcando che i Consorzi non devono sfruttare principi giusti come la solidarietà per far cassa, e che l’attività dei suddetti, almeno per quanto riguarda il Comune di Siena, è pressoché inesistente.