di Augusto Mattioli
SIENA. Andrea Manciulli, segretario toscano del Pd ha aperto il seminario della scuola di formazione politica con queste parole: "C’è una forte necessità di dare respiro alla politica e non limitarsi al contingente”. Per tre giorni, su iniziativa dell’Istituto Gramsci toscano e del Pd, alla Certosa di Pontignano, l'incontro offrirà spunti di riflessione a chi sente la necessità di formarsi politicamente. Cinquantacinque gli iscritti, provenienti da tutta la Toscana. di cui 35 non hanno più di trent’anni. Il più giovane, Davide, frequenta la quarta liceo a Colle Val d’Elsa. Sottolinea Manciulli “La necessità di formarsi c’è sempre nel nostro paese. Se si vuole rilanciare la politica si deve far crescere la qualità di chi la fa. Soprattutto in questo particolare momento credo che la nostra iniziativa abbia una maggiore valenza. Noi siamo un partito in formazione, molto in formazione, che rischia di occuparsi più delle proprie vicende interne che di un ragionamento di prospettiva che parla al paese”.
Puntualizza Marta Rapallini, presidente dell’istituto Gramsci toscano. “ Formare i giovani è una cosa di cui la politica non può fare a meno. La costruzione di una classe dirigente politica passa attraverso la formazione vera. Questa era una cosa a cui i partiti avevano interesse ma che si è persa. Certo oggi è un altro mondo per cui bisognerà attivare altri sistemi di comunicazione. Ma bisogna fare in modo che chi si occupa di politica abbia una formazione adeguata”. La “scuola” continuerà. In programma due appuntamenti all’anno. Ieri pomeriggio la prima lezione è stata quella di Alfredo Reichlin che cui considerazioni storiche e politiche sono state ascoltate con grande interesse. Nella sua premessa l’idea sui partiti. Strumenti che “non si inventano né si formano sulla base di disegni astratti. Vivono e contano se non si riducono a strumenti di potere”.