SIENA. Ci stavamo giusto chiedendo in cosa consistesse il cosiddetto “Modello Siena”. Venerdì sera ci abbiamo capito qualcosa in più all’annuncio dell’avviso di garanzia recapitato al sindaco di Siena con le accuse di falso in atto pubblico e omissione d’ufficio. Davvero uno splendido ossimoro: un sindaco “rinnovatore” – eletto con la promessa di rompere col passato – sostenuto ad oggi in Consiglio Comunale unicamente dagli uomini del predecessore già rinviato a giudizio!
Ci sentiamo di rassicurare il signor Ssndaco, perché in considerazione della sua appartenenza politica una cosa del genere non potrà che giovare alla sua carriera. Un bell’avviso di garanzia è un titolo di merito che non tutti possono vantare, anche se la concorrenza è agguerrita: basti guardare alle liste presentate dal PD alle regionali della Campania.
Se poi arrivasse anche il colpo di fortuna finale, una condanna anche solo in primo grado, allora nulla potrebbe arrestare l’ascesa del renzianissimo trisindaco Valentini: un posto da ministro non glielo leverebbe nessuno! O forse – chissà? – la poltrona di Presidente di una bella Banca. Perché è proprio così che funziona la politica dei partiti: qui da noi si chiamava per l’appunto “Sistema Siena”. Ora si chiama “Modello Siena”.
Luca Furiozzi – candidato portavoce consigliere regionale MoVimento 5 Stelle