Iniziativa del circolo in programma il 18 maggio
SIENA. No, non è uno slogan di stampo sessista, ma un invito a riflettere sull’equilibrio e sul contributo di genere alle prossime elezioni regionali. L’Associazione Siena Cambia vuole per questo invitare la cittadinanza ad ascoltare le candidate di genere femminile dell’area di centrosinistra, ed a partecipare lunedì 18 maggio alle ore 18.30 all’iniziativa “Toscana è femmina”. Le candidate – alcune delle quali hanno già assicurato la propria presenza (Alice Raspanti, Angela Pagni e Rossella Cottone) – saranno ovviamente le protagoniste della serata. Il confronto e l’ascolto verrà moderato dalla giornalista Giulia Maestrini.
In un recente documento (Women and men in leadership positions in the European Union, 2013), edito dalla commissione europea, si legge “La parità tra donne e uomini è sancita dai trattati UE e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE come principio fondamentale dell’Unione europea (UE). Garantire la parità di genere è uno dei principali obiettivi dell’Unione europea” ed anche “…una condizione necessaria per il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020”. Anche perché, si aggiunge, “Nonostante i notevoli progressi nel corso degli ultimi decenni grazie alla pressione normativa, le disuguaglianze di genere persistono in posizioni di leadership e il ritmo del cambiamento è lento in molti Stati membri”. E’ fuori di dubbio, insomma, che le donne siano, ancora, meno rappresentate ai livelli “decisionali”. Anche nelle campagne elettorali, troppo spesso la scelta delle donne sembra essere focalizzata sulla capacità di attrarre consenso e voti, piuttosto che sulla personalità ben definita, con profili talvolta tenuti in secondo piano e soprattutto non esposti a dovere sui temi scottanti o sensibili, trattati invece dai candidati “forti” (sulla carta e perché costruiti come tali) di genere maschile. Con il rosa che, al limite, deve fare il gioco di coppia al traino. Le donne devono invece essere sempre più riconosciute per quella capacità di innovazione, adattamento, inventiva che le contraddistingue e che ne fa delle perfette coprotagoniste della scena decisionale. Un ruolo che deve progredire e diventare una condizione naturale, abbandonando la necessità di ricorrere a stratagemmi da “riserva indiana”.
Volgiamo dunque l’attenzione alle candidate perché portatrici di un pensiero differente da quello maschile. Perché la società che si è fatta rappresentare quasi esclusivamente dal modello maschile ha dimostrato talvolta di correre verso una deriva sbagliata. Abbiamo bisogno di un riequilibrio a tutti i livelli, di pensieri diversi, di diverse sensibilità e punti di vista. Una società è pienamente matura se dà voce e piena espressione a tutte le proprie differenze: per garantire l’uguaglianza e darci maggiori e migliori prospettive di futuro.
Siena Cambia