Nuovo intervento della candidata democratica alle elezioni regionali
SINALUNGA. A distanza di 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, non di rado capita di citare qualche verso imparato a memoria nel periodo scolastico. A volte per il gusto di sentire il suono, altre volte per meglio sintetizzare un evento o forse solo per ricordare le nostre radici.
Mi piace raccontare ai miei figli la nostra storia e sono convinta che la poesia dantesca porta in sé una missione universale, che trascende i tempi e si estende alle donne e agli uomini di tutte le generazioni.
Il nostro è un territorio pieno di racconti e il patrimonio storico e artistico è da sempre tutelato. Mille biblioteche pubbliche situate anche in piccoli centri, che abbinano a servizi di pubblica lettura, la conservazione di patrimoni prestigiosi di antica origine. E’ il caso delle biblioteche storiche di Siena, Pistoia, Cortona, Volterra, ecc..
Biblioteche specializzate appartenenti a grandi istituzioni culturali come l’accademia della Crusca,o l’accademia dei georgofili.Quasi settecento musei, con una quota di musei aperti al pubblico fra il 92 e il 93%.
Le università, i beni culturali, una miriade di associazioni operanti a livello locale e 250 teatri funzionanti. E questo l’oro toscano e i numeri servono a renderci consapevoli del valore del patrimonio diffuso nei nostri territori.
Sono convinta che oggi, più che mai, la promozione dell’attività culturale, dovrà essere al centro dell’azione politica e amministrativa. In questi anni, l’impegno nei nostri territori è stato importante e proficuo ma la riorganizzazione istituzionale e i tagli alle risorse degli enti locali, rischiano di mortificare il nostro più grande patrimonio.
Sono anche consapevole che gli investimenti a favore della cultura, sono il motore per il rilancio della crescita individuale e collettiva delle nostre comunità e rappresentano un volano strategico di sviluppo economico su cui possono incardinarsi le prospettive dei nostri territori e del nostro Paese.
Da tempo il lavoro delle istituizioni verte su una strategia complessiva di rilancio delle politiche culturali per ottimizzare la gestione delle risorse, perseguendo forme di collaborazione e cooperazione strutturali e funzionali con lo Stato, gli enti locali, le associazioni.
Per questo, credo che sarà necessario creare le nuove premesse per delineare il nuovo piano del “sistema cultura” che enfatizzi il ruolo della Regione Toscana nella costruzione dell’offerta attingendo, dove possibile anche ai finanziamenti previsti dall’Unione Europea.
La cultura, dunque, per la Toscana sarà uno strumento necessario e di strategia efficace per restituire ai cittadini e, soprattutto alle giovani generazioni, la speranza per un futuro e una qualità di vita migliore.
Rossella Cottone