"Certe questioni vanno dibattute nel merito, non a suon di battute spot"
SIENA. «Prendo atto che nel giorno in cui si è appreso che la procura di Pistoia apre un nuovo fronte giudiziario in ambito sanitario con l’apertura di un fascicolo per abuso di ufficio sulla gestione dell’immobile dell’ex ospedale Caselli di Quarrata, in provincia di Pistoia, Asl 3, Rossi annuncia la creazione di orti. Sì. Orti. Contemporaneamente, sull’eventualità di una commissione regionale d’inchiesta sulla situazione del Monte dei Paschi di Siena fa quello che “Mps chi?”. E’ la solita condotta, quella del fare lo gnorri, che Rossi oppone ormai a qualunque cosa implichi anche sul vago, ma mica tanto, una sua responsabilità politica: buco da 420 milioni nelle casse della Asl 1 di Massa, da 10 in quella di Siena, Forteto, gestione assurda del patrimonio immobiliare delle Asl… anche basta, eh, non è credibile. E del resto noi, comunque, sulle commissioni d’inchiesta siamo ferrati, come dimostrano le vicende di Forteto e immobili Asl le cui relazioni unitarie sono finite agli atti di fior di fascicoli delle procure coinvolte». A parlare così è il candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai, che su Mps richiama la politica a dibattere nel merito, e non a colpi di annunci spot.
«Una commissione regionale d’inchiesta potrebbe forse aiutarci a dipanare la matassa delle responsabilità passata, ma ai cittadini, senesi e non solo, interessa il futuro. Noi qui oggi, soprattutto in campagna elettorale – specifica Mugnai – siamo chiamati a costruire il futuro. E allora, posto che Rossi come esponente del Pd non può davvero chiamarsi fuori e men che mai dalla gestione, sì: gestione, del Monte dei Paschi di Siena, parliamo delle contingenze. Aumento di capitale: ci sarà una nuova proprietà? Chi saranno gli investitori? Il governo si deciderà o no a intervenire a tutela del terzo gruppo bancario italiano? E che ne sarà della sede della direzione generale? Dove andrà? E con quali conseguenze per i circa 3500 dipendenti che lavorano a Siena e per l’indotto? Vogliamo parlare di prospettiva e chiamare in causa la Fondazione e gli Enti designanti i suoi componenti tra cui la Regione a discutere di questo? Dopo la macchina-sanità, Mps è l’azienda più importante della Toscana: per questo è il caso di non speculare ma governare le dinamiche prodotte dalla cattiva gestione, tutta targata Pd, del passato».