SIENA. “Serve chiarezza sulle strategie della Fondazione Mps, è inaccettabile che ancora una volta la città venga tenuta alla porta mentre si decide il futuro delle sue istituzioni”. Si apre così una riflessione della segreteria provinciale del Nuovo Centrodestra di fronte allo scenario sul futuro di Palazzo Sansedoni tratteggiato dalla stampa.
“Un autorevole quotidiano finanziario – ricorda Ncd Siena – ha scritto che l’advisor Nuovo Credito Fondiario (Fonspa) ha indicato quattro strade possibili alla Fondazione Mps rispetto all’aumento di capitale di Montepaschi: sottoscriverlo interamente, oppure in parte cedendo una parte dei diritti, la vendita totale degli stessi o persino la cessione della quota nella Banca. Quattro opzioni che adesso sono sul tavolo del presidente Marcello Clarich e che avranno ripercussioni assai diverse non solo sul futuro della stessa Fondazione ma anche su quello della città”.
“E’ questo il motivo per cui – prosegue Ncd Siena – non è pensabile che la decisione venga affidata a un presidente che non ha perso occasione in questi mesi per ‘bastonare’ i senesi con ingiuste accuse e che si è trovato anche in minoranza all’interno della deputazione, preferendo le assenze strategiche alla chiarezza interna a Palazzo Sansedoni”.
“E’ necessario dunque che le prossime mosse della Fondazione avvengano nella massima trasparenza e dunque il sindaco Valentini la smetta di fare il ‘bell’addormentato’ di Palazzo e si adoperi affinché il consiglio comunale si possa riapproprare del suo compito e, attraverso un dibattito pubblico, indichi ai membri nominati nella deputazione come comportarsi di fronte a eventuali tentativi di tagliare il rapporto che lega la Fondazione alla città”, ribadisce Ncd.
“Palazzo Sansedoni deve infatti tornare a investire sul territorio ma per farlo non è obbligata a detenere le azioni di Banca Mps. L’obiettivo da raggiungere non è infatti quello di assecondare i voleri di Rocca Salimbeni ma di creare i presupposti per una Fondazione sana e legata al territorio”, conclude Ncd Siena.