SIENA. Il professor Vittorio Santoro ha fatto pervenire al rettore Silvano Focardi nella tarda serata di ieri (26 gennaio) una lettera di dimissioni dalla propria carica di prorettore vicario.
"Per ciò che mi riguarda -ha scritto il professor Santoro a motivare la propria scelta – in questi mesi l'impegno pressoché quotidiano mi ha distolto dall'ordinaria dedizione ai miei compiti scientifici e didattici ai quali per vocazione devo e voglio ritornare".
Nell'annunciare pubblicamente la notizia, il Rettore ha affermato "è con grande dispiacere che ho appreso definitivamente della decisione del professor Santoro. Ho imparato a conoscerlo in questi anni di stretta e preziosa collaborazione e comprendo appieno la sua esigenza di voler tornare a dedicarsi alla docenza e allo studio e alla ricerca, anche se ciò significa per me non poter più contare costantemente su un consigliere presente, profondamente competente e di grande equilibrio. Ringrazio dunque il collega Santoro per il sostegno fattivo e forte che mi ha manifestato in tutti questi mesi, espressione di un grande rispetto e attaccamento all'Università di Siena". "Pur nel mio rammarico – ha concluso Focardi – mi rimane però la serenità di poter contare sempre, anche in futuro, sulla insostituibile esperienza e saggezza di un caro amico".
Ecco di seguito il testo della lettera del professor Santoro: "Caro Rettore, in questi mesi abbiamo vissuto in prima linea il dramma dell'Università di Siena e intrapreso un duro cammino verso il risanamento. Ora che sono state prese le decisioni fondamentali con particolare riguardo al contenimento della spesa, è giunto per me il momento di congedarmi dalla funzione di pro-rettore vicario.
Confido, per altro, che Tu insieme con gli organi di governo dell'Università vorrai e saprai allineare le ulteriori decisioni al piano di risanamento che abbiamo approvato e ai suggerimenti che, a suo tempo, ha dato la Commissione consultiva.
Per ciò che mi riguarda, in questi mesi l'impegno pressoché quotidiano mi ha distolto dall'ordinaria dedizione ai miei compiti scientifici e didattici ai quali per vocazione devo e voglio ritornare.
Prendo congedo anche da tutti i componenti del Senato e del Consiglio di amministrazione, ringraziandoli della collaborazione nell'adempimento degli specifici compiti che di volta in volta mi sono stati assegnati.
Nel ringraziarTi per la fiducia che hai riposto nella mia opera, auguro a Te e a tutta la comunità accademica il migliore successo. Un cordiale saluto, Vittorio Santoro"