In contro con la madre di Matteo, che uccise l'appuntato Santarelli
SIENA. Fino a che punto la responsabilità educativa di un genitore può incidere anche drammaticamente sulle scelte di vita che ogni figlio può compiere?È questo l’argomento cardine sul quale verterà l’incontro dal titolo “Ho armato la mano di mio figlio” che si svolgerà a Siena, sabato (9 maggio) alle ore 21:00, presso i locali della Parrocchia di S.Ansano a Marciano.
Aiutati dalla preziosa e toccante testimonianza di Irene Sisi (a destra nella foto), madre di Matteo, il giovane che nel 2011 uccise ad un posto di blocco nel grossetano l’appuntato scelto dei carabinieri Antonio Santarelli, l’incontro cercherà di riflettere su quelle che sono le difficoltà del ruolo di genitore e di educatore, e dare così un piccolo contributo al problema attualissimo della questione giovanile e di quell’emergenza educativa dalla quale, come ha detto Benedetto XVI, è necessario uscire per praticare una “pedagogia del cuore”.
L’evento, organizzato dal gruppo famiglie della parrocchia, si colloca all’interno della settimana dedicata alla tradizionale Festa della Madonna della Rosa, appuntamento che oramai da diversi anni si svolge nella prima metà del mese di maggio.