Due le osservazioni pervenute al Consiglio comunale
SIENA. Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri, ha approvato definitivamente la “Variante al Regolamento urbanistico per zone varie e valorizzazione dei beni comunali”, già adottata dall’assemblea lo scorso 10 febbraio. Si tratta della seconda lettura del consiglio comunale, prevista dalla normativa per le varianti urbanistiche, al fine di dare modo di ricevere osservazioni da parte di tutti gli interessati, dopo la prima lettura di adozione.
Cinque gli interventi contemplati che interessano: l’ex scuola Alfieri, per la quale viene introdotta la destinazione commerciale, fino alla struttura di vendita medio grande (non oltre 1500 mq.), nonché la possibilità di ospitare servizi sociali e ricreativi; l’area ex Gas-Int con una riqualificazione e riorganizzazione funzionale nella quale sono previste destinazioni miste, quali servizi amministrativi, culturali, sociali, tecnici, commerciali fino alla struttura medio grande e, in quest’ultima eventualità, l’edificazione sarà subordinata alla realizzazione di un nuovo accesso alla rotatoria in viale Toselli; gli ex magazzini comunali in via N. Bixio con la previsione di destinazioni miste (servizi amministrativi, culturali, sociali e ricreativi, assistenza sanitaria, sportive, ecc.); l’adeguamento viario in località Fango Nero al fine di migliorare la messa in sicurezza dell’intersezione stradale; una porzione di edificio fuori Porta Pispini per il quale la destinazione diventa analoga a quella prevista nel tessuto edilizio limitrofo.
In base alle normative vigenti, sono pervenute, nel termine fissato, due osservazioni: una dal dirigente della direzione comunale Servizi che, relativamente all’ex scuola Alfieri, propone una modifica alla perimetrazione a favore di un ampliamento del resede nell’area prossima alla palestra comunale per una migliore valorizzazione del bene. La proposta è stata accolta dall’aula.
La seconda osservazione, presentata da Confesercenti e Confcommercio di Siena, ha richiesto un piano di recupero per i primi tre lotti anziché un intervento edilizio diretto. Tale proposta è stata parzialmente accolta dall’aula, in quanto la previsione di uno strumento intermedio come il progetto unitario convenzionato, invece del piano di recupero, è stata ritenuta utile a vantaggio di una maggiore qualità urbanistica, edilizia e paesaggistica. Recepito, infine, anche un contributo tecnico della Regione Toscana.