Maurizio Patella mette in scena tra il serio e il faceto la costruzione di una mitologia contemporanea: “Loro”
SIENA. Come nasce una leggenda metropolitana? E’ uno degli spunti di partenza di “Loro” (Giovedì, 21.30, Teatro del Costone) di Maurizio Patella, protagonista della quinta settimana di programmazione di TeatrInScatola, rassegna ideata da Straligut Teatro.
La storia, fra il serio e il faceto, del caso di adduzione (rapimento) aliena più famoso in Italia, avvenuto nel 1978: il “caso Zanfretta”, un metronotte genovese.
Una originale e suggestiva commistione di teatro di narrazione e teatro d’oggetto (soldatini, pupazzetti e quant’altro “animati” da Patella stesso) che raccontando di Zanfretta, offre anche uno spaccato dell’Italia di quell’epoca (e non solo) e dei meccanismi che regolano l’informazione di massa e la pubblica opinione.
Nel dicembre del 1978, un metronotte genovese, durante un normale giro di ispezione in alcune ville dell’entroterra ligure, incontra coloro che, a suo dire, sono “esseri enormi, alti circa tre metri.” I Dargos. Costoro lo prelevano e lo portano sul loro disco volante. Loro lo rapiscono.
Nell’arco di circa due anni le sparizioni saranno 11. Il caso Zanfretta è un caso di rapimento alieno o abduction.
Siamo abituati a considerare questi fenomeni, e l’ufologia in genere, come pura fantascienza. E gli “addotti” alla stregua di insani di mente o mitomani. Il caso Zanfretta possiede tutte le caratteristiche per entrare nella casistica. Ciò che lo differenzia dagli altri sono le testimonianze, i riscontri oggettivi, la risonanza mediatica, i titoli in prima pagina. E soprattutto la reazione di una città, Genova. Elementi veri, reali. Inquietanti. Ma accanto a loro, c’è il grottesco, l’elemento posticcio, di cartapesta, la caricatura da film di serie Z.
Patella racconta con fantasia e leggerezza tutto questo, tra inseguimenti nella notte, nuvole d’oro, colpi di pistola e urla; tra sedute ipnotiche, Portobello, robot travestiti e motorette volanti; alieni goffi, troppo goffi. Loro e un demenziale progetto di colonizzazione terrestre. Loro e i genovesi, in un incontro impossibile. Sullo sfondo, l’Italia alla fine degli anni 70. Ingenua, piene di speranze. Ma anche falciata dal brigatismo, dalla lotta armata, dalle bombe.
Patella, più volte candidato al premio Ubu come miglior attore under 30, con “Loro” si è aggiudicato la menzione speciale “Franco Quadri” al premio Riccione Teatro 2013.
Sempre al Teatro del Costone andrà in scena anche “L’anno della capra – Oroscopi e cosmogonie” (16.30, a cura di Alice Bellini), ultima delle domeniche caprine, fiabe e leggende per bambini (6-10 anni) a tematica caprina.
Il programma di TeatrInScatola, che si concluderà il 30 aprile con “Dolmezia e il vescovo” di Straligut Teatro, è consultabile sul sito www.straligut.it
TEATRINSCATOLA 2015 è realizzato da Straligut Teatro con il sostegno di Comune di Monteroni d’Arbia (residenza artistica Play 2013-2015).
E con Comune di Siena e Regione Toscana. Col patrocinio del Comune di Buonconvento e le sponsorizzazioni di Unicoop Firenze, Zurich di Trisciani e Bonucci.
In collaborazione con DSU Toscana, Teatro del Costone, Teatro dei Risorti, Collegio Ipasvi Siena, Coop Centro Italia. Partner tecnico VM Pack
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Inizio spettacoli ore 21.30
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Giovedi
biglietto unico € 5
Venerdì e sabato
Intero € 10
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Ridotto € 5 (iscritti Play)
Ingressi omaggio tramite DSU Toscana. Info: cultura@dsutoscana.it
Domeniche caprine
Intero € 3 (I genitori entrano gratis)