di Alessandra Siotto
SIENA. Nuovo capitolo nella storia dell'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio. Questa mattina (4 febbraio) i rappresentanti del Comitato hanno indetto una conferenza stampa per illustrare gli sviluppi del percorso partecipativo che l'Associazione ha richiesto all'Autorità Regionale per la Partecipazione. Infatti l'Associazione ha chiesto al garante regionale per la partecipazione, il professor Rodolfo Lewanski, l'attivazione di un percorso partecipativo, secondo quanto prevede la legge regionale n.69 del 27 dicembre 2007 (Norme sula promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali).
Questa legge prevede che l'apposita autorità regionale eroghi dei fondi alle iniziative che promuovono la partecipazione dei cittadini; tali percorsi possono essere attivati da cittadini, associazioni o enti pubblici, al fine di promuovere la discussione e l'informazione riguardo a determinati progetti di interesse pubblico. Un esempio sono i piani urbanistici delle città che alcune amministrazioni fanno diventare percorsi di partecipazione, in modo da coinvolgere i cittadini nella discussione.
Il garante Lewanski ha esaminato il progetto 'Sulle ali della partecipazione – Un volo partecipato', presentato dall'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio ed ha previsto che il contributo regionale a sostegno dell'iniziativa fosse di 50000 euro. Il progetto presentato aveva come finalità quella di 'giungere ad una sintesi ampiamente condivisa in merito alla gestione dell'aeroporto di Ampugnano e circa l'opportunità o meno di realizzare il prospettato potenziamento dell'aeroporto esistente'.
Lewanski ha svolto diversi incontri, sia separatamente che congiuntamente, con i rappresentanti del Comitato, il Comune di Sovicille e la Provincia di Siena. Il garante ha poi comunicato all'Associazione, con una lettera del 30 dicembre 2008, di aver accordato il sostegno regionale al progetto, ammissibile, però, solo ad alcune condizioni.
Secondo il garante 'l'oggetto del processo partecipativo dovrà limitarsi agli aspetti concernenti l'attuazione degli atti assunti dalle Amministrazioni regionale e locali'. Mentre l'oggetto del processo proposto dall'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio è il 'potenziamento operativo dell'aeroporto di Ampugnano-Siena'.
Secondo Lewanski 'il processo partecipativo non può avere come oggetto decisioni già formalmente assunte'; 'è invece ammissibile – scrive ancora il garante – un processo che riguardi l'attuazione di tali decisioni nonché le modalità di gestione delle operazioni aeroportuali'.
Secondo qunto affermano i membri dell'Associazione: “non si può fare un percorso partecipativo sull'attuazione delle quattro delibere del marzo 2008 che noi abbiamo impugnato e per le quali abbiamo presentato ricorso al TAR, è assurdo”.
(clicca qui per leggere l'articolo del 27 maggio 2008)
Per questo l'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio ha risposto al garante il 27 gennaio dichiarando “di non poter aderire alla Sua proposta così come è stata formulata” e che “il processo partecipativo non può riguardare l'attuazione di decisioni già assunte e dalla nostra associazione fermamente e motivatamente contestate”. Pertanto l'Associazione resta in attesa di una nuova risposta dal garante e precisa che "contrariamente a quanto riportato da alcuni soggetti della stampa locale, non abbiamo preso un soldo".
“La nostra richiesta – ha spiegato Lorenzo Innocenti dell'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio – era quella di mettere in discussione il progetto di ampliamento dell'aeroporto. Abbiamo chiesto l'intervento nel percorso partecipativo della Provincia di Siena, dei Comuni di Sovicille e Siena, in modo che gli amministratori fossero attori di questo processo. Gli enti ci hanno sempre detto no, non riconoscendo la partecipazione come processo democratico. Ci siamo rivolti all'Autorità regionale, abbiamo fatto la richiesta e abbiamo incontrato Lewanski, ma da parte degli enti abbiamo sempre trovato una chiusura netta”. “Ad un certo punto – ha proseguito Innocenti – sono stati messi dei paletti e delle condizioni al processo partecipativo che noi richiedevamo. Lewanski ha parlato con il Comune di Sovicille e con la Provincia; il Comune di Siena non ha mai dimostrato interesesse al percorso partecipativo e se n'è lavato le mani, passando la patata bollente a Masi e Ceccherini”. “Secondo noi – ha detto ancora Innocenti – il garante ha ricevuto delle sollecitazioni dal Comune di Sovicille e dalla Provincia per cambiare il nostro progetto partecipativo. La legge regionale prevede che se un ente non partecipa al percorso, debba rendere pubbliche le motivazioni per le quali non aderisce. Forse è per questo che il Comune di Sovicille e la Provincia hanno fatto un passo indietro e hanno accettato il percorso partecipativo, ponendo però delle condizioni che noi non possiamo accettare”.
Se lo scopo perseguito dall'Associazione, attivando un percorso partecipativo, è quello di rendere consapevoli i cittadini su ciò che avviene nel loro territorio, forse sarebbe stato opportuno accettare il percorso partecipativo proposto dal garante, seppur con i 'paletti' di cui parla il Comitato. Il fatto che il Comune di Sovicille e la Provincia siano stati disposti ad avviare questo processo, poteva essere letto come un passo avanti e come un'occasione per discutere veramente tutti insieme sul futuro di quest'aeroporto.
Intanto le attività dell'Associazione vanno avanti. Mentre si attende l'esito del ricorso al TAR presentato contro le delibere del marzo scorso, i membri del Comitato ribadiscono che "non c'è nessun progetto concreto sull'aeroporto". "Circolava voce – ha detto Innocenti – che fosse stato presentato un progetto all'ENAC, ma recentemente siamo stati a Roma alla sede e ci hanno detto di non aver ricevuto niente, almeno non ufficialmente…"
Questa legge prevede che l'apposita autorità regionale eroghi dei fondi alle iniziative che promuovono la partecipazione dei cittadini; tali percorsi possono essere attivati da cittadini, associazioni o enti pubblici, al fine di promuovere la discussione e l'informazione riguardo a determinati progetti di interesse pubblico. Un esempio sono i piani urbanistici delle città che alcune amministrazioni fanno diventare percorsi di partecipazione, in modo da coinvolgere i cittadini nella discussione.
Il garante Lewanski ha esaminato il progetto 'Sulle ali della partecipazione – Un volo partecipato', presentato dall'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio ed ha previsto che il contributo regionale a sostegno dell'iniziativa fosse di 50000 euro. Il progetto presentato aveva come finalità quella di 'giungere ad una sintesi ampiamente condivisa in merito alla gestione dell'aeroporto di Ampugnano e circa l'opportunità o meno di realizzare il prospettato potenziamento dell'aeroporto esistente'.
Lewanski ha svolto diversi incontri, sia separatamente che congiuntamente, con i rappresentanti del Comitato, il Comune di Sovicille e la Provincia di Siena. Il garante ha poi comunicato all'Associazione, con una lettera del 30 dicembre 2008, di aver accordato il sostegno regionale al progetto, ammissibile, però, solo ad alcune condizioni.
Secondo il garante 'l'oggetto del processo partecipativo dovrà limitarsi agli aspetti concernenti l'attuazione degli atti assunti dalle Amministrazioni regionale e locali'. Mentre l'oggetto del processo proposto dall'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio è il 'potenziamento operativo dell'aeroporto di Ampugnano-Siena'.
Secondo Lewanski 'il processo partecipativo non può avere come oggetto decisioni già formalmente assunte'; 'è invece ammissibile – scrive ancora il garante – un processo che riguardi l'attuazione di tali decisioni nonché le modalità di gestione delle operazioni aeroportuali'.
Secondo qunto affermano i membri dell'Associazione: “non si può fare un percorso partecipativo sull'attuazione delle quattro delibere del marzo 2008 che noi abbiamo impugnato e per le quali abbiamo presentato ricorso al TAR, è assurdo”.
(clicca qui per leggere l'articolo del 27 maggio 2008)
Per questo l'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio ha risposto al garante il 27 gennaio dichiarando “di non poter aderire alla Sua proposta così come è stata formulata” e che “il processo partecipativo non può riguardare l'attuazione di decisioni già assunte e dalla nostra associazione fermamente e motivatamente contestate”. Pertanto l'Associazione resta in attesa di una nuova risposta dal garante e precisa che "contrariamente a quanto riportato da alcuni soggetti della stampa locale, non abbiamo preso un soldo".
“La nostra richiesta – ha spiegato Lorenzo Innocenti dell'Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio – era quella di mettere in discussione il progetto di ampliamento dell'aeroporto. Abbiamo chiesto l'intervento nel percorso partecipativo della Provincia di Siena, dei Comuni di Sovicille e Siena, in modo che gli amministratori fossero attori di questo processo. Gli enti ci hanno sempre detto no, non riconoscendo la partecipazione come processo democratico. Ci siamo rivolti all'Autorità regionale, abbiamo fatto la richiesta e abbiamo incontrato Lewanski, ma da parte degli enti abbiamo sempre trovato una chiusura netta”. “Ad un certo punto – ha proseguito Innocenti – sono stati messi dei paletti e delle condizioni al processo partecipativo che noi richiedevamo. Lewanski ha parlato con il Comune di Sovicille e con la Provincia; il Comune di Siena non ha mai dimostrato interesesse al percorso partecipativo e se n'è lavato le mani, passando la patata bollente a Masi e Ceccherini”. “Secondo noi – ha detto ancora Innocenti – il garante ha ricevuto delle sollecitazioni dal Comune di Sovicille e dalla Provincia per cambiare il nostro progetto partecipativo. La legge regionale prevede che se un ente non partecipa al percorso, debba rendere pubbliche le motivazioni per le quali non aderisce. Forse è per questo che il Comune di Sovicille e la Provincia hanno fatto un passo indietro e hanno accettato il percorso partecipativo, ponendo però delle condizioni che noi non possiamo accettare”.
Se lo scopo perseguito dall'Associazione, attivando un percorso partecipativo, è quello di rendere consapevoli i cittadini su ciò che avviene nel loro territorio, forse sarebbe stato opportuno accettare il percorso partecipativo proposto dal garante, seppur con i 'paletti' di cui parla il Comitato. Il fatto che il Comune di Sovicille e la Provincia siano stati disposti ad avviare questo processo, poteva essere letto come un passo avanti e come un'occasione per discutere veramente tutti insieme sul futuro di quest'aeroporto.
Intanto le attività dell'Associazione vanno avanti. Mentre si attende l'esito del ricorso al TAR presentato contro le delibere del marzo scorso, i membri del Comitato ribadiscono che "non c'è nessun progetto concreto sull'aeroporto". "Circolava voce – ha detto Innocenti – che fosse stato presentato un progetto all'ENAC, ma recentemente siamo stati a Roma alla sede e ci hanno detto di non aver ricevuto niente, almeno non ufficialmente…"