ROMA. “Un sistema di mobilità moderno ed ecocompatibile deve riuscire a conciliare i servizi per i pendolari e l’alta velocità”.commenta il deputato del Partito democratico, Franco Ceccuzzi a margine della manifestazione contro la situazione del trasporto ferroviario pendolare che si è svolta oggi a Roma.
“L’Italia è in difficoltà – aggiunge Ceccuzzi – perché è rimasta indietro con le infrastrutture. Basti pensare che da Milano a Napoli, la linea veloce è di due soli binari. Le responsabilità sono dei governi che non hanno investito risorse sufficienti, ma anche dei vari comitati, che hanno rallentato od ostruito le grandi opere. Possiamo litigare su chi utilizza i binari che esistono, ma non su quelli che non ci sono. I problemi possono essere risolti, ampliando l’offerta e rimodellando quella universale, che va estesa anche alle tratte interregionali”.
“Su queste basi, nei giorni scorsi, ho presentato una mozione – sottoscritta da altri deputati del Pd, quali Carlo Emanuele Trappolino, Silvia Velo, Susanna Cenni, Rolando Nannicini, Mario Cavallaro, Luca Sani, Erminio Angelo Quartiani, Donella Mattesini, Maria Grazia Gatti e Gianpiero Bocci – che impegna il governo ad agire per migliorare la situazione del trasporto pubblico ferroviario, ponendo maggiore attenzione ai pendolari e a tutti gli utenti del servizio”.
“La mozione – spiega il deputato democratico – impegna l’esecutivo, in primo luogo, a recepire in tempi brevi la direttiva comunitaria, che ha l’obiettivo di garantire un’effettiva concorrenza fra le imprese ferroviarie. Il testo, inoltre, chiede al governo di riconoscere un contributo quindicennale al gruppo Ferrovie dello Stato Spa, pari a 50 milioni di euro annui, che dovranno essere impegnati per acquistare nuovi veicoli ferroviari e favorire, così, una migliore correlazione tra lo sviluppo economico, l'assetto territoriale e l'organizzazione dei trasporti”. “Nella mozione – aggiunge Ceccuzzi – chiediamo inoltre di promuovere, in tempi brevi, tutti gli atti normativi necessari per estendere il servizio universale, che attualmente copre solo tratte regionali, alle percorrenze interregionali utilizzate quotidianamente dai pendolari, affidando la programmazione dei servizi ad accordi tra le regioni interessate. A questo si aggiunge anche la necessità di reperire ulteriori risorse da destinare ai servizi ferroviari regionali, in modo da assicurare la copertura del servizio per tutto il 2009; l'acquisto di nuovo materiale rotabile destinato al servizio universale e il finanziamento, in tempi brevi, di uno studio di fattibilità propedeutico alla realizzazione di nuove pensiline, in prossimità della linea di alta velocità”.
“Tutto questo – conclude Ceccuzzi – presuppone un impegno del governo a intervenire presso Trenitalia, insieme alle regioni interessate, per rimodulare l'offerta Intercity e garantire la piena compatibilità degli orari delle due tipologie di servizio, sia quello pendolare che l'alta velocità, e l'integrazione del biglietto e dell'abbonamento. Al tempo stesso, l’esecutivo dovrà intervenire presso la società Rfi, affinché lo Stato si riservi una quota sulle linee veloci per consentire la percorrenza dei treni Intercity”.
“L’Italia è in difficoltà – aggiunge Ceccuzzi – perché è rimasta indietro con le infrastrutture. Basti pensare che da Milano a Napoli, la linea veloce è di due soli binari. Le responsabilità sono dei governi che non hanno investito risorse sufficienti, ma anche dei vari comitati, che hanno rallentato od ostruito le grandi opere. Possiamo litigare su chi utilizza i binari che esistono, ma non su quelli che non ci sono. I problemi possono essere risolti, ampliando l’offerta e rimodellando quella universale, che va estesa anche alle tratte interregionali”.
“Su queste basi, nei giorni scorsi, ho presentato una mozione – sottoscritta da altri deputati del Pd, quali Carlo Emanuele Trappolino, Silvia Velo, Susanna Cenni, Rolando Nannicini, Mario Cavallaro, Luca Sani, Erminio Angelo Quartiani, Donella Mattesini, Maria Grazia Gatti e Gianpiero Bocci – che impegna il governo ad agire per migliorare la situazione del trasporto pubblico ferroviario, ponendo maggiore attenzione ai pendolari e a tutti gli utenti del servizio”.
“La mozione – spiega il deputato democratico – impegna l’esecutivo, in primo luogo, a recepire in tempi brevi la direttiva comunitaria, che ha l’obiettivo di garantire un’effettiva concorrenza fra le imprese ferroviarie. Il testo, inoltre, chiede al governo di riconoscere un contributo quindicennale al gruppo Ferrovie dello Stato Spa, pari a 50 milioni di euro annui, che dovranno essere impegnati per acquistare nuovi veicoli ferroviari e favorire, così, una migliore correlazione tra lo sviluppo economico, l'assetto territoriale e l'organizzazione dei trasporti”. “Nella mozione – aggiunge Ceccuzzi – chiediamo inoltre di promuovere, in tempi brevi, tutti gli atti normativi necessari per estendere il servizio universale, che attualmente copre solo tratte regionali, alle percorrenze interregionali utilizzate quotidianamente dai pendolari, affidando la programmazione dei servizi ad accordi tra le regioni interessate. A questo si aggiunge anche la necessità di reperire ulteriori risorse da destinare ai servizi ferroviari regionali, in modo da assicurare la copertura del servizio per tutto il 2009; l'acquisto di nuovo materiale rotabile destinato al servizio universale e il finanziamento, in tempi brevi, di uno studio di fattibilità propedeutico alla realizzazione di nuove pensiline, in prossimità della linea di alta velocità”.
“Tutto questo – conclude Ceccuzzi – presuppone un impegno del governo a intervenire presso Trenitalia, insieme alle regioni interessate, per rimodulare l'offerta Intercity e garantire la piena compatibilità degli orari delle due tipologie di servizio, sia quello pendolare che l'alta velocità, e l'integrazione del biglietto e dell'abbonamento. Al tempo stesso, l’esecutivo dovrà intervenire presso la società Rfi, affinché lo Stato si riservi una quota sulle linee veloci per consentire la percorrenza dei treni Intercity”.