SIENA. All’assemblea di domani (16 aprile) il Codacons, in qualità di azionista della banca, voterà contro l’approvazione del bilancio e l’aumento di capitale. La decisione è dettata dalle perplessità sul modo con cui la banca contabilizza l’operazione di long term repo con Nomura come titoli di Stato, nonostante la Procura di Milano abbia riconosciuto il 3 aprile scorso che l’acquisto dei titoli “sarebbe solo avvenuto fittiziamente” e che l’operazione è “sostanzialmente un derivato creditizio del tipo Cre’dit Default Swap”. Ciò indirettamente conferma i rilievi mossi dal Codacons sul bilancio 2012 e 2013.
L’associazione ha sollevato nelle domande poste per iscritto a MPS prima dell’assemblea interrogativi sul modo con cui sono state contabilizzate le riclassificazioni e rivalutazioni dei crediti, ovvero come cambiamenti di stime piuttosto che come correzione di errori sul bilancio precedente. “Non si capisce poi – spiega il Codacons – come mai Mps abbia deciso di depositare utili informazioni solo il 10 aprile scorso, attraverso un comunicato stampa, ossia pochi giorni prima dell’assemblea degli azionisti e oltre il limite previsto dal regolamento. Decisione questa che rappresenta un valido motivo per rimandare l’assemblea posto che i soci non hanno avuto il tempo adeguato di prenderne conto secondo quanto previsto dalla legge vigente”.