SIENA. Sienambiente e le altre aziende di igiene urbana della Toscana meridionale hanno incontrato nei giorni scorsi categorie economiche ed associazioni ambientaliste per illustrare il “Progetto sei”, la sigla che le raggruppa in vista della gara per la candidatura a soggetto unico gestore dei rifiuti nell'Ato sud Toscana.
“Di fronte ad una accelerazione delle dinamiche di mercato verso aggregazioni sempre più ampie – commenta il portavoce di Progetto6, Mauro Moretti – stanno maturando anche i tempi istituzionali previsti dalle leggi nazionali e regionali, e le sei aziende hanno ben chiaro le criticità ma anche i punti di forza del loro ambizioso progetto”.
Nell’incontro con le associazioni ambientaliste del territorio, queste ultime hanno indicato la raccolta differenziata come tema maggiormente “sensibile” da affrontare, sottolineando come obiettivi sempre più alti di raccolta differenziata sono possibili se al cittadino vengono offerte la possibilità, la giusta informazione ed i mezzi necessari per poter comportarsi di conseguenza. Oltre a ciò, gli ambientalisti hanno anche chiesto di approfondire il tema del passaggio da Tarsu a Tia, che in molti comuni delle tre province non è ancora completato, e ciò non favorisce la differenziata. In proposito, l’Amministratore delegato di Sienambiente Marco Buzzichelli ha evidenziato come le aziende siano già al lavoro per concretizzare proposte di omogeneizzazione territoriale funzionali sia alla sostenibilità economica che sociale da contemperarsi con la sostenibilità ambientale in funzione di un miglioramento del rapporto fra raccolte differenziate ed effettivo riciclo.
Disponibilità a sostenere il percorso di integrazione è stata espressa anche dai rappresentanti delle categorie economiche, che hanno indicato nel rapporto fra raccolta differenziata e tariffe il punto più delicato da affrontare: spesso a parità di tariffa si registrano performances diverse nella raccolta differenziata. E a volte, addirittura, si registrano tariffe più basse dove si differenzia di meno mentre invece andrebbero premiate le realtà più virtuose. In proposito, Buzzichelli ha evidenziato come “qualsiasi trattamento di materia comporta impegni di risorse energetiche ed umane che hanno i loro costi certi, a fronte di ricavi oscillanti in termini congiunturali. Tanto oscillanti che spesso, come in questa fase di crollo dei prezzi, questi ricavi, divengono a loro volta costi aggiuntivi”. Nel corso degli incontri è stato affrontato anche il tema dei rifiuti speciali, sottolineando che essi rappresentano il 75 per cento della mole di rifiuti ed è sempre più opportuno affrontarlo.
Le parti hanno concordato al termine degli incontri di tornare ad approfondire i temi in altre prossime occasioni.
“Di fronte ad una accelerazione delle dinamiche di mercato verso aggregazioni sempre più ampie – commenta il portavoce di Progetto6, Mauro Moretti – stanno maturando anche i tempi istituzionali previsti dalle leggi nazionali e regionali, e le sei aziende hanno ben chiaro le criticità ma anche i punti di forza del loro ambizioso progetto”.
Nell’incontro con le associazioni ambientaliste del territorio, queste ultime hanno indicato la raccolta differenziata come tema maggiormente “sensibile” da affrontare, sottolineando come obiettivi sempre più alti di raccolta differenziata sono possibili se al cittadino vengono offerte la possibilità, la giusta informazione ed i mezzi necessari per poter comportarsi di conseguenza. Oltre a ciò, gli ambientalisti hanno anche chiesto di approfondire il tema del passaggio da Tarsu a Tia, che in molti comuni delle tre province non è ancora completato, e ciò non favorisce la differenziata. In proposito, l’Amministratore delegato di Sienambiente Marco Buzzichelli ha evidenziato come le aziende siano già al lavoro per concretizzare proposte di omogeneizzazione territoriale funzionali sia alla sostenibilità economica che sociale da contemperarsi con la sostenibilità ambientale in funzione di un miglioramento del rapporto fra raccolte differenziate ed effettivo riciclo.
Disponibilità a sostenere il percorso di integrazione è stata espressa anche dai rappresentanti delle categorie economiche, che hanno indicato nel rapporto fra raccolta differenziata e tariffe il punto più delicato da affrontare: spesso a parità di tariffa si registrano performances diverse nella raccolta differenziata. E a volte, addirittura, si registrano tariffe più basse dove si differenzia di meno mentre invece andrebbero premiate le realtà più virtuose. In proposito, Buzzichelli ha evidenziato come “qualsiasi trattamento di materia comporta impegni di risorse energetiche ed umane che hanno i loro costi certi, a fronte di ricavi oscillanti in termini congiunturali. Tanto oscillanti che spesso, come in questa fase di crollo dei prezzi, questi ricavi, divengono a loro volta costi aggiuntivi”. Nel corso degli incontri è stato affrontato anche il tema dei rifiuti speciali, sottolineando che essi rappresentano il 75 per cento della mole di rifiuti ed è sempre più opportuno affrontarlo.
Le parti hanno concordato al termine degli incontri di tornare ad approfondire i temi in altre prossime occasioni.