L'uomo è stato tratto in arresto dalla Guardia di Finanza di Siena
SIENA. La Guardia di Finanza di Siena, nell’ambito del quotidiano contrasto a tutte le forme di illegalità economico finanziaria sul territorio provinciale, ha dato ulteriore impulso al contrasto dei fenomeni della falsificazione dei mezzi di pagamento, fattispecie di reato particolarmente pericolosa soprattutto per chi, come i piccoli e medi commercianti, fa un notevole uso del contante che riceve dai clienti.
Nella mattinata del 25 marzo, militari appartenenti alla dipendente Compagnia del capoluogo, nell’ambito della citata attività di contrasto, hanno tratto in arresto un soggetto di origine albanese, trovato intento a spendere banconote false presso un esercizio commerciale del centro città. A seguito di un breve inseguimento avvenuto su attivazione del titolare del negozio di Siena presso il quale il fuggitivo stava acquistando prodotti commerciali mediante utilizzo di banconote false, un finanziere ha prontamente inseguito, raggiunto e bloccato il reo. Portato presso gli uffici della Compagnia, il soggetto, perquisito, è stato trovato in possesso di diverse banconote false del taglio di 20 euro. Per tali motivi, la persona è stata tradotta presso il carcere di Siena, per aver commesso il reato di “spendita di banconote falsificate nel territorio dello Stato” (art. 455 c.p., in relazione all’art. 453).
Il cittadino extracomunitario era già noto alle Forze di Polizia e ricercato da ben due anni, in quanto in capo al medesimo era pendente un provvedimento di custodia cautelare emesso dal G.I.P. di Genova per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività eseguita dai militari della Compagnia di Siena ha, così, consentito di eseguire anche quanto disposto dall’A.G. Genovese. Il Tribunale del capoluogo, in data 26 marzo, ha convalidato l’arresto operato, procedendo, altresì, al Giudizio Direttissimo, che si è concluso con l’applicazione in capo al soggetto di una pena di 40 mesi di reclusione e di € 4.444 di multa. Altresì, il Giudice ha disposto la confisca delle banconote sequestrate, per la successiva disamina ad opera della Banca d’Italia.
Il Corpo della Guardia di Finanza, per le sue note peculiarità professionali ed investigative, riveste un ruolo fondamentale nella struttura di prevenzione e contrasto di tali fenomeni, reso ancor più imprescindibile in un periodo storico in cui la crisi economica ha ulteriormente sviluppato la fantasia di falsari e malviventi che hanno così “esplorato” anche il campo della contraffazione di banconote e monete di modesto valore.