Volantinaggio degli studenti alla mensa Bandini
SIENA. Nella giornata di oggi, 27 Marzo, come Link Siena e Collettivo Garabombo abbiamo deciso di contestare l’iniziativa promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Siena alla Mensa Universitaria Bandini in vista dell’Esposizione Universale che verrà inaugurata a Milano il primo Maggio. A pranzo è stato servito agli studenti un assaggio di un tipico piatto Toscano preparato da importanti nomi della cucina italiana. Un’operazione di marketing volta a sponsorizzare l’Expo di Milano che, tuttavia, se collocata in un contesto più generale che vede propinato agli studenti cibo di qualità sempre più scadente per via dei consistenti tagli fatti dalla Regione al settore ristorazione del DSU non può non apparire come una pesante ipocrisia.
Dall’iniziativa di oggi gli studenti della nostra Università cosa avrebbero dovuto dedurre? Che ai padiglioni dell’Expo 2015 si potrà degustare cibo di varie località del mondo, prodotto a filiera corta? Peccato che L’Expo sarà, invece, la passerella delle grandi multinazionali dell’alimentazione (McDonald, Coca Cola, Nestlé, Barilla, ecc…), conosciute per la scarsa qualità degli alimenti utilizzati e per l’iper-sfruttamento dei territori dove si trovano ad operare, che potranno fingersi preoccupate per la promozione di nuovi modelli di sviluppo eco-sostenibili. Per la stessa costruzione dell’area dedicata all’Esposizione sono stati destinati alla cementificazione un milione di ettari quadrati di terreni coltivabili. Quando l’Expo sarà finito le multinazionali se ne andranno lasciando una serie di strutture che non potranno trovare alcun utilizzo e verranno abbandonate al degrado più assoluto. Questo è ciò che abbiamo deciso di contestare oggi sensibilizzando gli studenti sulla scaltra e subdola operazione mediatica che sta attuando il Governo su questo grande evento e sulle gigantesche contraddizioni che palesa: proporre un assaggio di “buon cibo” locale in una mensa in cui di buon cibo non se ne mangia da tempo per sponsorizzare un grande evento che farà da siparietto per grandi multinazionali del cibo spazzatura.
Poi siamo davvero sicuri della qualità del cibo che è stato portato oggi nei piatti degli studenti? Si tratta davvero di filiera corta? Quali aziende hanno prodotto gli alimenti impiegati nella preparazione del piatto? Saranno effettivamente aziende virtuose dal punto di vista della qualità, dello sfruttamento sostenibile dei terreni, dei diritti lavorativi? Per ora ci riserviamo il beneficio del dubbio, ma facciamo già presente che il rappresentate studentesco di Link Siena presente nel Cda dell’Azienda Regionale del Diritto allo Studio farà un’interrogazione al prossimo Consiglio per avere delucidazioni in materia da parte del Direttore Generale.
LINK SIENA-SINDACATO UNIVERSITARIO
COLLETTIVO “GARABOMBO” SIENA