In corso di installazione le ciclostazioni per le bici a pedalata assistita
SIENA. Il progetto di mobilità elettrica che rientra tra le azioni di Siena smart city è sempre più realtà con le 13 ciclostazioni di bike sharing diffuse sul territorio comunale. Dopo l’installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, avviata nello scorso mese di dicembre, in questi giorni la città si sta dotando dell’infrastruttura tecnica e di un parco di biciclette a pedalata assistita da mettere a disposizione di tutti coloro che vorranno spostarsi nel territorio cittadino in forme sostenibili, salutari e a basso impatto ambientale. L’operazione si contraddistingue come virtuosa anche dal punto di vista finanziario, in quanto si avvale delle risorse previste dal bando regionale per interventi finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane.
Le ciclostazioni sono localizzate in punti strategici del territorio proprio per favorire lo scambio e l’interoperabilità con le infrastrutture e i mezzi della mobilità cittadina, come la stazione, i parcheggi scambiatori di via Napoli e viale Toselli e la risalita meccanizzata dell’Antiporto. Altre sono state installate nel centro cittadino e nelle sue prossimità, quali San Girolamo, piazza Matteotti, il Prato di Sant’Agostino e la Fortezza; altre ancora a servizio dell’ospedale delle Scotte e dei quartieri dell’Acquacalda, Ravacciano, San Miniato e Taverne d’Arbia. Agli utenti del bike sharing verrà rilasciata una smart card da parte di Siena Parcheggi che si occuperà della gestione del servizio.
“Le politiche smart city – commenta il vicesindaco Fulvio Mancuso – sono motore di sostenibilità, sviluppo economico e coesione sociale. Dobbiamo puntare a un nuovo modello di sviluppo puntando sul capitale umano, sui saperi e sulla capacità di intercettare le risorse esterne. Quanto all’avvio del progetto di bike sharing – aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini – auspichiamo di vedere progressivamente sempre più cittadini che ricorrono all’uso delle biciclette a pedalata assistita. Dopo una fase sperimentale e di analisi delle modalità di utilizzo e di eventuali criticità, potremo ridefinire alcuni aspetti tecnici come la stessa ubicazione delle ciclostazioni anche in funzione del loro effettivo utilizzo”.