Se n'è parlato all'incontro pubblico di Certaldo
CERTALDO. Venerdì (20 marzo) si è tenuto a Certaldo l’incontro pubblico organizzato dal Comitato Valdelsa per fare il punto sulle estrazioni di CO2 che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli, del Sindaco di Certaldo Giacomo Cucini, Vicesindaco di Barberino Val d’Elsa Giannino Pastori, Vicesindaco di San Gimignano Simone Burgassi, il consigliere regionale Nicola Nascosti, inoltre rappresentanze delle forze politiche locali, nonché la sala gremita di cittadini. E’ con soddisfazione e un poco di orgoglio che confermiamo che la Giunta della Regione Toscana, lo scorso 16 marzo, si è espressa negativamente sulla Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) del progetto minerario per l’estrazione di CO2 a Certaldo, bocciando, di fatto, il progetto minerario.
E’ ovviamente un risultato importantissimo, portato a casa, anzitutto, dal Comitato Valdelsa che ha saputo far cambiare idea e compiere un inversione di rotta alle Istituzioni che stavano per autorizzare un intervento minerario destinato a stravolgere definitivamente il futuro del nostro territorio. Ed è anche un risultato delle stesse Istituzioni che, seppure un poco in ritardo, hanno saputo prendere una decisione responsabile e fare la scelta giusta.
MA IL PERICOLO TRIVELLE NON E’ SCONGIURATO. E ciò per più motivi.
Da una parte, la società interessata ricorrerà in Tribunale per far annullare il provvedimento della Giunta Regionale che ha bocciato il progetto estrattivo di Certaldo e ottenere così le autorizzazioni per trivellare il sottosuolo. Auspichiamo che laddove ciò avvenga, le Istituzioni sappiamo cosa fare e si oppongano, tutte quante e con ferma determinazione, difendendo i propri atti e i principi condivisi con i cittadini.
Sotto altro profilo, come avevamo anticipato con un comunicato stampa del settembre scorso, molto probabilmente lo Stato centrale potrebbe togliere alla Regione le competenze nel rilascio dei titoli minerari, come ci è stato confermato dall’assessore Bugli. In tal caso, tutti gli sforzi compiuti fin ora dai cittadini e il lavoro svolto dalla Regione risulterebbe inutile. Sotto tale profilo, i nostri politici venerdì scorso ci sono sembrati remissivi verso le decisioni che potrebbe prendere il Governo centrale e poco determinati a difendere i loro poteri e competenze.
Ribadiamo che il futuro di un territorio deve essere deciso dai suoi abitanti. E le risorse del sottosuolo e l’ambiente fanno parte dei beni primari che devono essere lasciati a chi li vive e non alle lobby dei poteri forti. Auspichiamo, ma niente ci è stato detto fin ora dal presidente Rossi né dagli altri politici, che i nostri governanti intendano combattere in prima linea la battaglia per la difesa delle competenze nei settori strategici e minerari contro il Governo centrale.
Precisiamo che non assisteremo oltre al solito scaricabarile della politica e, pretendiamo ora che il Governo Renzi chiarisca se condivide la posizione di Rossi o intende ancora trivellare ed estrarre CO2 dal sottosuolo.
Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d’Elsa