Nessuno dovrà lasciare la casa-famiglia
SIENA. Non c’è la minima intenzione di sfrattare gli ospiti della Casa Famiglia di Montalbuccio: una realtà che, da anni, svolge una delicata attività di accoglienza nei confronti di fasce deboli della popolazione, soprattutto stranieri, condannati a pene alternative, disabili, ragazzi e madri in difficoltà con figli piccoli. Questa la posizione dell’Amministrazione Comunale in merito alle notizie apparse sulla stampa circa l’inserimento dell’immobile nel piano di alienazioni del patrimonio dell’ente e già comunicata lunedì scorso, per le vie brevi, dagli uffici comunali ai diretti interessati. Questa scelta, di pura natura tecnica, è dettata dal fatto che l’edificio non può essere ritenuto strategico per il Comune, poiché non ospita attività dirette dell’ente che deve rispondere alla Corte dei Conti per l’utilizzo corretto del proprio patrimonio.
Per quanto riguarda, invece, il destino della Casa Famiglia e dei suoi ospiti, da parte di Palazzo Pubblico c’è il convinto interesse a mantenere il servizio, regolarizzando i rapporti con l’associazione che gestisce la struttura. In questa prospettiva, l’Amministrazione Comunale sta effettuando un monitoraggio sul proprio patrimonio e si muoverà presso privati e altri enti proprietari di immobili a Siena, preferibilmente meno decentrati rispetto agli attuali, per verificare la disponibilità di locali alternativi da destinare alle attività della Casa Famiglia e trovare una soluzione idonea per tutti.
In alternativa il Comune lavorerà per definire una convenzione ad hoc con i gestori della Casa Famiglia, finora mancante, affinché possano continuare le loro attività nell’immobile di Montalbuccio: integrando il loro servizio con quello pubblico e riservando una parte di posti per le situazioni più delicate seguite dai Servizi sociali del Comune di Siena.