"Riteniamo prioritario procedere ad un completo ricambio dell'attuale CDA di Banca MPS"
SIENA. Abbiamo appreso la notizia del rinvio a domani della riunione della Deputazione Amministratrice della Fondazione MPS in merito alle nomine per il CDA della Banca MPS.
La notizia non ci sorprende, in quanto era facile presumere l’ennesimo teatrino dei partiti, o delle varie lobbies, forse ancora una volta impegnati in assurde contrattazioni o sponsorizzazioni, per garantire nomine e prebende a personaggi fedeli e “amici”, ma carenti dei necessari requisiti e delle adeguate competenze.
Tutto questo nonostante una storia recente, costellata di errori e scelte scellerate che hanno portato al disastro la Banca e la Fondazione MPS, che richiederebbe un completo cambiamento di metodi e persone.
Invitiamo quindi i membri degli Organi Amministrativi della Fondazione MPS a valutare bene il loro operato, tenendo presente che la Comunità Senese necessita della totale chiarezza su tutti gli eventi che hanno determinato il dissesto dei suoi prestigiosi Enti economici, per poter finalmente pensare al loro rilancio. In questo senso vogliamo evidenziare come ancora non siano state intraprese con la dovuta fermezza le indifferibili azioni di responsabilità nei confronti delle persone fisiche o delle Istituzioni che hanno chiare responsabilità su queste azioni.
Riteniamo quindi prioritario procedere ad un completo ricambio dell’attuale CDA di Banca MPS, e di non proporre figure che hanno avuto ruoli nel tragico passato di questa Città, addirittura riconducibili a quel trasversale Sistema Siena protagonista del fallimento cittadino, o comunque figure legate ancora una volta a cordate economiche nazionali.
Ribadiamo la nostra proposta di pensare a figure Senesi esterne a partiti o lobbies, in possesso di alte competenze professionali, e, soprattutto, dell’appartenenza alla cultura del territorio, requisito che appare necessario per garantire non solo completa verità e trasparenza, ma anche quell’attenzione alla Comunità e quella tutela del patrimonio, ormai minimo, sancite da uno statuto della Fondazione MPS più volte stravolto o non rispettato.