Secondo appuntamento della rassegna “stARTers – assaggi d'arte” ospitato nella sede di una Contrada
SIENA. Le conversazioni sull’arte del martedì, organizzate dal Siena Art Institute, approdano in un’altra Contrada. Sono le porte del Leocorno (piazzetta Grassi) ad aprirsi per ospitare l’ incontro con una giovane artista, Concetta Modica, siciliana di origine, milanese di adozione.
Martedì 17 marzo, alle 18, Modica racconterà la sua pratica di artista che si occupa principalmente di scultura ma anche di altri mezzi come video e installazioni. Il titolo dell’incontro In pasto al presente o in pasto al serpente? è già un invito ad una riflessione sulla relazione tra passato e presente, tra tempo personale e storia collettiva e sui paradossi che questa relazione può generare. Riflessione che Modica ha sviluppato anche nel suo libro In pasto al presente (A+Mbookstore, Milano, 2013), in cui ha raccolto confidenze e riflessioni sui movimenti artistici, gli avvenimenti politici e le scelte personali cruciali di 27 artisti contemporanei.
“Siamo molto grati al Leocorno per l’ospitalità – dice Miriam Grottanelli de’ Santi, direttrice del Siena Art Institute – ogni volta che è possibile portare l’arte contemporanea in una Contrada, ovvero nella parte più vitale della città, per noi che l’arte cerchiamo di insegnarla e di diffonderne la pratica, è già una vittoria”.
Concetta Modica ha partecipato a diverse mostre in spazi pubblici e privati, tra cui: American Academy a Roma, Galleria Biagiotti a Firenze, Vanessa Quang a Parigi, Fondazione Pistoletto a Biella, Fondazione Ratti a Como, Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo, SerrOne a Monza, Botkyrka Konsthall a Stoccolma, Museo Riso a Palermo, Placentia Arte con cui ha installato un’opera permanente nei giardini Margherita di Piacenza. Ha esposto in una personale alla Gamec di Bergamo e alla Galleria Umberto di Marino.
E’ stata artista nel programma di Raumars a Rauma in Finlandia nel 2009. Partecipa a progetti di Artist Run Space come MARS Milano e BRINK nel Regno Unito. E’ stata tra i finalisti di Qui l’arte è di casa concorso di arte pubblica indetto dalla Gamec e dal Comune di Bergamo. Appartiene allo Stato di Filandia, un luogo geografico inventato e alimentato da una speciale popolazione di artisti.
Alla fine di ogni incontro è previsto un piccolo rinfresco per offrire anche una possibilità di dialogo informale con l’artista.
L’ingresso è libero.