SIENA. «Imu, tassa iniqua ma non per tutti. E’ incomprensibile e inaccettabile, a nostro avviso, la posizione di un’unica associazione di categoria a cui sembra andar bene così questa imposta che sta mettendo in ginocchio gran parte delle aziende agricole senesi». Così Agrinsieme Siena (Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative) interviene dopo l’incontro che si è tenuto in Provincia con il presidente Fabrizio Nepi, le associazioni di categoria e alcuni sindaci del territorio «di cui apprezziamo l’atteggiamento collaborativo» per fare il punto sull’Imu sui terreni agricoli. «A che gioco sta giocando Coldiretti?» chiede ancora Agrinsieme. «Non è concepibile plaudere ad una normativa che, anche dopo le modifiche, taglia le gambe agli agricoltori con una fiscalità arbitraria e sciagurata. Invece c’è chi continua a far finta che questa tassa non danneggi le proprie aziende, indebolendo, di fatto l’intero fronte agricolo, sia a livello provinciale, sia nazionale».
La richiesta delle organizzazioni di Agrinsieme rimane la cancellazione o la modifica sostanziale della norma che ha ridotto sensibilmente i territori esenti da Imu. «La nostra mobilitazione non si ferma – prosegue Agrinsieme -, forti anche dei migliaia di agricoltori senesi di Cia e Confagricoltura che hanno manifestato a Bettolle nelle scorse settimane e che hanno partecipato alle diverse iniziative di protesta. E anche, non neghiamolo, con coloro che, anche senza bandiere, hanno scelto di essere con noi, perché la verità è che l’Imu è una tassa ingiusta per tutta l’agricoltura».