CASTELLINA IN CHIANTI. Il regolamento sull’imposta di soggiorno, approvato in via definitiva dopo la fase sperimentale durata tre anni, e la richiesta al Governo di rivedere i criteri di applicazione dell’Imu agricola. Sono stati questi i due temi principali affrontati dal consiglio comunale che si è svolto a Castellina in Chianti nei giorni scorsi.
Tassa di soggiorno. Il regolamento sul’imposta di soggiorno, applicato per tre anni in via sperimentale, è stato approvato nella sua forma definitiva dopo il percorso di condivisione e confronto che ha coinvolto istituzioni e associazioni di categoria. “L’imposta di soggiorno – spiega il sindaco di Castellina in Chianti, Marcello Bonechi – è stata impiegata in questi anni per progetti e iniziative culturali e di promozione turistica del territorio chiantigiano. A questi si sono uniti la manutenzione e il ripristino del patrimonio urbano, con interventi per migliorare il biglietto da visita del nostro paese. Il regolamento è stato condiviso fin dall’inizio con tutti gli altri Comuni del Chianti fiorentino e senese e le associazioni di categoria e porteremo avanti anche in futuro il percorso di confronto avviato”.
Tariffe e modalità di applicazione rimangono invariate. L’imposta sarà applicata dal 1° marzo al 31 ottobre mantenendo invariate le tariffe applicate finora, con una quota a persona per ogni notte di permanenza in strutture alberghiere ed extralberghiere presenti sul territorio. L’imposta non sarà applicata oltre il quarto giorno di soggiorno consecutivo nella stessa struttura e sono previste alcune esenzioni, fra cui residenti, under 14, portatori di handicap e coloro che soggiornano nelle strutture per sottoporsi a cure, per motivi di lavoro o in forma occasionale.
Imu agricola. Il consiglio comunale ha poi discusso due ordini del giorno sull’Imu agricola, presentati dal gruppo consiliare di maggioranza e da quello di minoranza, per chiedere la revisione dei criteri attuali di applicazione dell’Imu agricola che coinvolgono anche il comune di Castellina in Chianti. I due testi chiedono, in particolare, di tenere in considerazione il criterio dello svantaggio e della redditività dei terreni e il reale e intrinseco valore di mercato del terreno oggetto di imposta, in considerazione della forte disomogeneità legata alla presenza di coltivazioni di qualità, denominazioni, aree di pregio e altri elementi. L’ordine del giorno presentato dalla maggioranza chiede anche di “sensibilizzare il Governo sulla possibilità di intervenire sull’applicazione dell’imposta per il 2014 con la restituzione delle somme già prelevate ai Comuni e, in subordine, nel caso di mantenimento dell’imposizione, fornire garanzia di rifondere i bilanci comunali dell’eventuale differenza fra l’introito effettivo e le risorse già incamerate dallo Stato”. L’ordine del giorno della maggioranza è stato votato con l’astensione della minoranza e quello presentato dalla minoranza con l’astensione della maggioranza. “L’amministrazione comunale – ha detto il sindaco, Marcello Bonechi – si farà carico di quanto approvato dal consiglio comunale, vista l’importanza del mondo agricolo per l’economia locale e il rischio di forti penalizzazioni dall’applicazione dell’Imu agricola con questi criteri”.