Vivere Radicondoli commentaa la risposta del Comune all'interrogazione
RADICONDOLI. Considerazioni in ordine alla risposta alla nostra interrogazione sulla frana di Collerotondo (SP 35), da parte della Amministrazione comunale (2014-12-29 Risposta Inter all B del CC70).
Va letta, se non altro perché è la voce “Ufficiale” che “vuole” spiegare per la prima volta pubblicamente, come mai da circa due anni stiamo vivendo una chiusura di una delle strade di accesso al paese, percorrendo chilometri aggiuntivi per raggiungere lo stesso, penalizzandoci in termini di presenze e di utilizzo della stessa viabilità sotto tutti i punti di vista. La sintesi, che noi cerchiamo di riportare fedelmente cercando di leggerne il pensiero scritto, ma comunque confrontabile leggendo il testo originale, DICE:
-
La competenza è della Provincia, ma il momento è difficile;
-
La collaborazione tra gli enti ha risolto situazioni del territorio;
-
L’Attuale chiusura non crea pregiudizi sotto l’aspetto dei soccorsi siano essi anche sanitari;
-
Questa frana ha caratteristiche geologiche diverse da quella di Castelnuovo;
-
La difficoltà deriva anche dal cambio della Amministrazione provinciale;
-
Non era possibile una pista temporanea a monte della frana, causa evoluzione della stessa che avrebbe aumentato il fronte franoso;
-
Possibile, al momento della certezza della stabilizzazione del movimento;
-
Progettazione di sicurezza definitiva effettuata con un costo di 750.000,00 €, che la Provincia non li ha e il Comune non può;
-
Cerchiamo “Parteners”.
Bene, questo è quanto emerge nella risposta che ci hanno fornito. LA FAREMO,MA QUANDO NON SI SA (E’ IN SINTESI LA VERA RISPOSTA DATA)
Nessuno pretende che si realizzi in tempi brevi un progetto dispendioso come quello di cui si parla nella risposta alla nostra interrogazione, tutti capiamo il momento difficile che attraversano le amministrazioni in particolar modo quella provinciale, rimasta in una sorta di “Limbo” da cui è difficile prevederne a breve l’uscita e la chiarezza delle competenze che le rimarranno.
Noi sommessamente chiedevamo solo un minimo di attenzione, un progetto provvisorio per risolvere problemi di viabilità come del resto sono stati risolti a Castelnuovo vc, cercando di diminuire in modo significativo il disagio che si è venuto a creare, lasciando a tempi migliori la risoluzione definitiva con quel progetto mastodontico che mai sarà realizzato.
Un progetto “low-cost” in termini di risorsa, che rendesse la strada transitabile ai mezzi leggeri è l’unica risposta oggi possibile se non vogliamo rimanere per anni ancora in difficoltà con le comunicazioni con gran parte del territorio.
Una sola corsia aperta solamente al traffico leggero, delimitata da apposite barriere stradali. Lo spazio, di certo, non mancherebbe.
Se non vogliamo continuare nella “VERGOGNA” di mantenere un paese parzialmente in difficoltà dopo due anni circa di silenzi e “presunti progetti” dobbiamo preoccuparci di risolvere questa situazione, mettendo a disposizione delle risorse finanziarie a favore della Provincia, risorse minime, come quelle erogate per la frana presso Castelnuovo VC, su cui si è impegnata alla sua risoluzione credo, l’assessore Dei Stefania e come possiamo vedere.
Una parte delle risorse avrebbero già potuto essere impiegate se non fosse stato perso il contributo del GAL LEADER sul progetto del “Museo del Territorio”, per circa 50.000,00 €, realizzato ugualmente, ma a spese nostre, che potevano essere impiegate appunto per un progetto provvisorio della viabilità ai mezzi leggeri, appunto come quella di Castelnuovo.
In tempi passati ricordo, che per un masso caduto alle RIPI, siamo stati chiusi circa 2 mesi e i cittadini si ribellarono alla chiusura da parte della Provincia alla viabilità. Fu trovata una soluzione condivisa di transitabilità alternata, ma il disagio fu notevolmente attenuato.
A quel tempo però i cittadini erano capaci anche di indignarsi, oggi ci dispiace dirlo, ma si vive solo la rassegnazione.
Il Gruppo Consiliare Vivere Radicondoli